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lunedì 8 febbraio 2021

MACE - OBE

Il 2021 inizia bene con questo "OBE" (acronimo di Out Of Body Experience), primo album del beatmaker milanese Mace, un volto ormai storico della scena rap italiana, avendo iniziato dagli anni 2000 col progetto La Crème. Come ogni producer album, sono tanti gli ospiti presenti, con alcuni big della scena rap italiana (Salmo, Guè Pequeno, Noyz Narcos, Jake La Furia, Fritz Da Cat), rapper emergenti (J Lord, Rosa Chemical, Side Baby) ma anche artisti provenienti da altri generi (Venerus, Colapesce, Joan Thiele).

Di seguito la mia reaction al disco:



sabato 26 dicembre 2020

JOJI - NECTAR

Anche quest'anno l'inverno incombe e si preannuncia più freddo e triste del solito. Ma per fortuna il 2020, nonostante tutto, ci ha regalato anche delle piccole, minuscole gioie, e personalmente una di queste è un album come "Nectar".

George Kusunoki Miller, in arte Joji, è uno degli artisti giapponesi (anche se è per metà australiano) più interessanti in circolazione, ma io lo definirei più come un genio dei nostri tempi: salito alla ribalta nei primi anni '10 come stella di Youtube coi suoi personaggi Filthy Frank e Pink Guy, i suoi canali hanno ricevuto milioni di visualizzazioni grazie a video politicamente scorretti e demenziali (ad oggi improponibili) nei quali il nostro, tra gag di black humor e 'degustazioni' di torte fatte di capelli e vomito, è riuscito anche ad inventare l'Harlem Shake, il balletto diventato virale nel 2013. Ma la cosa straordinaria, più unica che rara per chi viene dal mondo del web, è che Miller, una volta posati i panni dello youtuber sfacciato, è risultato comunque credibile nella nuova veste di cantante, come dimostra il buon successo riscosso dall'EP "In Tongues" del 2017 e soprattutto dall'ottimo disco di debutto "Ballads 1" del 2018, certificato anche disco d'oro.

"Nectar" è il suo secondo album e, come il suo predecessore, propone un sound Pop/R&B dal mood malinconico, nel quale Joji con la sua voce vellutata ci mostra la sua anima vulnerabile, in bilico tra crisi sentimentali e insofferenza verso il suo nuovo status di cantante famoso. Dettaglio non trascurabile, "Nectar" ha ben diciotto tracce, che però riesce a controbilanciare con una discreta varietà di suoni, pur mantenendo il suo 'tocco' triste e delicato: nel disco infatti sono presenti momenti più intensi come l'orchestrale opener "Ew", la minimale "Modus" e la bella ballad "Like You Do", brani più tipicamente pop come gli ottimi singoli "Daylight" (prodotto da Diplo), "Sanctuary" e "Gimme Love", ed episodi dalle vibes che sfiorano il rock ("Run") e l'hip hop ("Tick Tock" e "Pretty Boy" insieme al rapper Lil Yachty). Non mancano anche pezzi più legati agli esordi lo-fi dell'artista come "Upgrade", mentre nella parte finale dell'album si possono rintracciare maggiori incursioni elettroniche ("777", "Reanimator") quasi al limite della dance, come nella conclusiva "Your Man".

Pur con una tracklist piuttosto sostanziosa (che forse poteva essere leggermente snellita), e pur senza una vera e propria hit sulla scia di quella "Slow Dancing In The Dark" che lo ha reso noto a molti, questo album conferma Joji come uno dei migliori artisti Pop/R&B degli ultimi anni, riuscendo non solo a mantenersi sul livello di "Ballads 1" ma di esserne in un certo senso la sua (piccola) evoluzione, grazie ad una maggiore varietà sonora.

L'inverno sta arrivando. Lasciatevi cullare da "Nectar".

lunedì 9 novembre 2020

GLI ALBUM DI RAP ITALIANO PIU' VENDUTI DI SEMPRE

In questi anni il rap in Italia si è consolidato come uno dei generi di punta. Sono lontani i tempi in cui ad ottenere il disco di platino (e con tanta fatica) erano in pochi eletti, mentre oggi, grazie anche all'abbassamento delle soglie delle certificazioni FIMI ed all'avvento dello streaming musicale, il raggiungimento di certi traguardi per alcuni rapper non è più un sogno ma, anzi, è diventata quasi un'abitudine. Ma quali sono gli album di rap italiano più venduti di sempre? Per capirlo ho fatto una ricerca e ho raggruppato tutti gli album di rap italiano che sono stati certificati almeno doppio disco di platino.

2 Dischi di Platino (100.000 copie):

Fabri Fibra - Controcultura (2010)
Fabri Fibra - Fenomeno (2017)
Gemitaiz - Davide (2018)
Gemitaiz - Nonostante Tutto (2016)
Guè Pequeno - Gentleman (2017)
Machete Mixtape 4 (2019)
Marracash & Guè Pequeno - Santeria (2016)
Salmo - Midnite (2013)
Sfera Ebbasta - Sfera Ebbasta (2016)
Sottotono - Sotto Effetto Stono (1996) *
* a quei tempi la soglia del doppio platino era molto più alta (200.000 copie)
Tedua - Mowgli (2018)

3 Dischi di Platino (150.000 copie):

Capo Plaza - 20 (2018)

Fedez - Sig. Brainwash: L'Arte di Accontentare 
(2013)

Ghali - Album (2017)

Marracash - Persona 
(2019)

Salmo - Hellvisback (2016)

Tha Supreme - 23 6451 (2019) 

4 Dischi di Platino (200.000 copie):

Fedez - Pop-Hoolista (2014)

Fedez & J-Ax - Comunisti Col Rolex (2017)

5 Dischi di Platino (250.000 copie):

Salmo - Playlist (2018)

Sfera Ebbasta - Rockstar (2018)

Disco di Diamante (500.000 copie):

Articolo 31 - Così Com'è (1996)

Ebbene sì, il disco di rap italiano più venduto di sempre rimane Così Com'è, terzo disco degli Articolo 31, forte delle sue 600.000 copie vendute che gli sono valse il disco di diamante, unico disco rap a raggiungere questo traguardo. Da molti ritenuto il loro album migliore, contiene alcuni dei più grandi successi del duo milanese come Tranqui Funky, Domani, Il Funkytarro e 2030.

martedì 7 aprile 2020

INTERVISTA : PAOLO MENEGUZZI

Negli anni Duemila ha collezionato vari singoli di successo ("Verofalso", "Lei E'", "Musica"), cinque partecipazioni al Festival di Sanremo ed una all'Eurovision Song Contest. Poi lo abbiamo perso di vista ma ora Paolo Meneguzzi è tornato con un nuovo singolo dal titolo "Il Coraggio", uscito venerdì 3 aprile. Ed è proprio di questa nuova canzone, e non solo, che ci parlerà in questa intervista:

- Ciao Paolo! Venerdì scorso è uscito il tuo nuovo singolo "Il Coraggio", parlacene un po'. Quali sono i tuoi prossimi progetti? "Il Coraggio" farà parte di un nuovo album?
"Il Coraggio" è già un album di emozioni. Nel testo ci sono così tanti concetti che spesso non riesci a mettere in un intero album. Sono felice di aver collaborato con Emilio Munda (che ha collaborato anche con Il Volo e Nina Zilli, ndr) che mi ha dato il coraggio di ritornare con la mia musica. Abbiamo diversi brani pronti e se un album oggi vuol dire far uscire un pezzo ogni due mesi... Chiamiamolo album.

- Il brano è dedicato a questi giorni difficili dovuti dall'emergenza per il corona virus. Come stai affrontando questo periodo?
Non l'ho scritto in questo periodo ma l'ho dedicato a questi giorni in cui ho ritrovato questo testo perfettamente in sintonia con il momento. D'altronde è una vita che delimita comunque i confini delle nostre opportunità. E' sempre più difficile trovare spazio e per affrontare la vita devi spalancare la porta e non guardare dalla serratura altrimenti non arrivi a fine mese. Il coraggio non è dei protagonisti, sarebbe facile, il coraggio è dei fragili, dei genitori, delle persone che fanno davvero sacrifici per vivere, per far studiare i figli, per portare a casa delle opportunità vere, che ti permettono di vivere la giornata.

- Parlando invece di periodi migliori... Gli anni Duemila per te sono stati anni di grande successo tra MTV, Festivalbar e Sanremo. Cosa ti ricordi di quel periodo?
Incredibilmente molto poco, ho investito, senza aver davvero vissuto quello che ho fatto. Riguardo certi video su Youtube e non ricordo nemmeno di esserci stato. Vivevo tutto in modo frenetico. Prendevo 2/3 aerei al giorno non mi sono mai fermato per quasi quindici anni dal 1996. Non voglio fare l'errore di non ricordarmi l'infanzia di mio figlio. Adesso sono fermo e voglio davvero viverlo. Per questo ora la mia musica è importante ma non voglio più legarla fortemente alla mia immagine o ad un videoclip incredibile. Non voglio più che sia un prodotto. Voglio che sia semplicemente musica. C'è un tempo per tutto. Quando si è ragazzi si deve fare, ovviamente.

- Fin dagli inizi della tua carriera hai sempre avuto un rapporto speciale con il Sud America, ed anche dopo il successo in Italia sei tornato a lavorare là. Che differenze ci sono tra il mercato sudamericano e quello italiano?
Non ci sono più differenze. Ormai è tutto globalizzato. Comanda il mondo ONLINE, quello che funziona online. Sicuramente se prima si poteva contare su più mercati, oggi ce n'e' uno solo immenso e pienissimo di roba da cui tutti attingono che è l' online e quello che funziona online funziona anche nelle radio. E' cambiato tutto e bisogna adattarsi. Almeno i ragazzi. Noi romantici abbiamo solo il dovere di cercare di trasmettere ai giovani artisti i valori di questo lavoro che non finiranno mai. Le idee e la qualità per poter durare.

- Tornando agli anni Duemila, insieme ad altri (es. Luca Dirisio, Daniele Stefani) rappresentavi una nuova ondata di giovani cantanti che univano la canzone pop italiana a sonorità più moderne. Oggi invece come vedi il panorama musicale italiano? Ci sono artisti 'nuovi' che ti piacciono?
Tutto quello che sento a livello sonoro lo abbiamo già fatto in quegli anni. Non trovo nulla di nuovo, ma non per questo non mi piace, anzi. Mangio Trap, mi piace moltissimo, e forse proprio perché è vicino a me, la sento molto attraente e l'evoluzione dei testi rispetto ai nostri è davvero sorprendente, forse è questa la vera evoluzione. Musicalmente credo in una evoluzione del punk che riporterà le band sui palchi o almeno me lo auspico.

- Grazie Paolo per la disponibilità! Fai un saluto ai lettori di Recensoras.
Grazie a voi, e buon tutto.


Canali social di Paolo Meneguzzi:

martedì 14 gennaio 2020

TOP 10: I DIECI MIGLIORI ALBUM DEL 2019


Il decennio si conclude con un anno generalmente mediocre, nel quale il mondo della musica è sempre più dipendente dallo streaming e dove fare le views ormai è diventato più importante di creare album che rimangano nel tempo. Ma aldilà di questa piccola polemica, non sono comunque mancate le uscite interessanti, e oltretutto per la prima volta nella mia classifica finale ci sono più album italiani che internazionali.

La mia Top 10 dei migliori album del 2019:

10. Kaytranada - Bubba
*** | Electronic | Tracce consigliate: 10%, Midsection
In extremis Kaytranada si conferma come uno dei migliori producers del decennio.

09. Gemello - Untitled
*** | Hip-Hop | Tracce consigliate: Vienimi A Prendere, Airone
Un ritorno intimo e a tratti poetico per l'ex membro del TruceKlan.

08. Billie Eilish - When We All Fall Asleep, Where Do We Go
*** | Pop | Tracce consigliate: Bad Guy, I Love You
Senza gridare al miracolo, il debutto di Billie Eilish è il miglior album pop dell'anno.

07. Liberato - Liberato
*** | Pop | Tracce consigliate: Oi Marì, Tu T'e Scurdat 'e Me
Il degno culmine di uno dei migliori progetti usciti dal nostro paese negli ultimi anni.

06. Achille Lauro - 1969
*** | Pop Rock | Tracce consigliate: Rolls Royce, Delinquente
Achille Lauro si conferma un artista poliedrico con un disco che strizza l'occhio al pop rock.

05. Marracash - Persona
*** | Hip-Hop | Tracce consigliate: Qualcosa In Cui Credere, Appartengo
L'unica uscita 'big' del rap italiano non delude le aspettative e ricorda che c'è altro oltre la trap.

04. Ketama126 - Kety
*** | Hip-Hop | Tracce consigliate: Love Bandana, Più Forte
L'esordio in major del trapper romano compensa la monotematicità dei testi con un'attitudine 'tossica' credibile e soprattutto delle produzioni di alto livello.

03. Franco126 - Stanza Singola
***½ | Indie / Pop | Tracce consigliate: Stanza Singola, Ieri L'Altro
Il buon "Franchino" realizza il migliore album italiano del 2019 grazie ad un lavoro godibile e dalle sfumature 'calde' ed intimiste.

02. Toro y Moi - Outer Peace
***½ | Electronic | Tracce consigliate: Ordinary Pleasure, Freelance
Un buon mix di generi per un disco frizzante e moderno.

01. Post Malone - Hollywood's Bleeding
***½ | Hip-Hop / Pop | Tracce consigliate: Hollywood's Bleeding, Wow
Post Malone si conferma come uno dei migliori artisti mainstream con un disco più pop ma anche più curato e compatto.

E per concludere ecco la mia playlist delle migliori canzoni uscite nel 2019, buon ascolto!

giovedì 26 dicembre 2019

RECENSORAS MUSIC AWARDS 2010s (2010-2019)

Siamo arrivati anche alla fine di questo decennio, i 2010s. Il decennio della svolta digitale, dell'esplosione delle connessioni sempre più veloci, degli smartphone sempre più potenti, dell'ascesa dei social network come Facebook e Instagram, dell'avvento di Spotify, di Netflix e dello streaming in generale. Musicalmente sono stati gli anni di generi apparentemente nuovi come la dubstep e la trap (tralasciando la piccola parentesi della vaporwave) ma anche del ritorno prepotente della musica latina ed in particolare del reggaeton, ma in generale è stato un decennio indubbiamente dominato dall'hip-hop e dalla black music in generale, a discapito del rock e di tutta la 'guitar music', incapace di sapersi rinnovare e di avere presa sulla nuove generazioni (come già sostenevo, in maniera più approfondita, qualche anno fa). Bene invece la musica indie/alternative e la musica elettronica.

E per riassumere questo decennio musicale non ho voluto stilare una classifica ma ho deciso di scegliere i migliori dieci album in generale, sia internazionali che italiani, e i migliori dieci album nei quattro generi principali (hip-hop, rock, elettronica e pop). Premetto ovviamente che si tratta di una lista basata sui miei gusti personali e che molte uscite, lo devo ammettere, le ho perse per strada ma spero di recuperare prima o poi...

* BEST ALBUM *

Arctic Monkeys - AM (2013)
Un rinnovamento sorprendente per la band inglese che realizza l'album rock moderno definitivo.

Brand New - Science Fiction (2017)
La band di Jesse Lacey si congeda dalle scene nel migliore dei modi con un album intenso ed ispirato.

Death Grips - The Money Store (2012)
Il migliore album da parte di uno dei progetti più rivoluzionari e fuori di testa del decennio.

Disclosure - Settle (2013)
L'esordio dei fratelli Lawrence è un gioiello che ha portato nuova linfa vitale al genere house.

Foo Fighters - Wasting Light (2011)
Dopo diciassette anni di carriera, Dave Grohl e soci non solo realizzano uno dei migliori dischi rock del decennio ma anche il loro migliore album in assoluto.

Kanye West - My Beautiful Dark Twisted Fantasy (2010)
Un'opera hip hop monumentale che consacra Kanye West tra i più grandi.

Kanye West - Yeezus (2013)
Anche col suo album più sperimentale e ruvido Kanye West si conferma un artista di assoluto livello.

Kendrick Lamar - Good Kid, M.A.A.D. City (2012)
Se non lo è già, questo album diventerà sicuramente un classico dell'hip hop.

Kendrick Lamar - To Pimp A Butterfly (2015)
Più che un (grande) disco rap, è un (grande) omaggio a tutta la black music.

Run The Jewels - Run The Jewels 2 (2014)
Rime al vetriolo e zero compromessi per uno dei migliori album rap del decennio.

* BEST ITALIAN ALBUM *

Calcutta - Mainstream (2015)
Semplicemente il migliore album indie italiano.

Carl Brave x Franco126 - Polaroid (2017)
Un disco sorprendente che riesce ad unire pop, hip-hop e dialetto romano.

Fabri Fibra - Controcultura (2010)
Con questo album, trascinato dalla hit "Tranne Te", Fabri Fibra dimostra che il rap italiano non è una moda passeggera ma una realtà sempre più in ascesa.

Gazzelle - Punk (2018)
Uno dei migliori dischi usciti negli ultimi anni, malinconico ed ispirato.

I Cani - Il Sorprendente Album D'Esordio De I Cani (2011)
Un album che sancisce l'inizio di una nuova era. Il cosiddetto 'indie' inizia qui.

Noyz Narcos - Enemy (2018)
Noyz Narcos dà la dimostrazione che si può fare dell'ottimo rap dall'attitudine 'street' pur rimanendo al passo coi tempi.

Salmo - The Island Chainsaw Massacre (2011)
La scalata al successo di Salmo inizia con questo grande album che ha rinnovato il rap italiano.

Subsonica - Una Nave In Una Foresta (2014)
Un album sottovalutato ma di tutto rispetto, in bilico tra elettronica e rock.

Thegiornalisti - Fuoricampo (2014)
Prima del successo, i Thegiornalisti erano in grado prima di tutti di unire modernità e tradizione.

Verdena - Wow (2011)
Nomination 'ad honorem' per l'ultimo grande monumento dell'alternative rock tricolore.

* BEST HIP-HOP/RAP ALBUM *
Death Grips - The Money Store (2012)
Drake - Nothing Was The Same (2013)
Drake - Take Care (2011)
Eminem - The Marshall Mathers Lp 2 (2013)
Kanye West - My Beautiful Dark Twisted Fantasy (2010)
Kanye West - Yeezus (2013)
Kendrick Lamar - Good Kid, M.A.A.D City (2012)
Kendrick Lamar - To Pimp A Butterfly (2015)
Run The Jewels - Run The Jewels 2 (2014)
Vince Staples - Summertime '06 (2015)

* BEST ROCK ALBUM *
Arctic Monkeys - AM (2013)
Bon Iver - Bon Iver (2011)
Brand New - Science Fiction (2017)
Bring Me The Horizon - There Is A Hell Believe Me I've Seen It... (2010)
Deftones - Diamond Eyes (2010)
Foo Fighters - Wasting Light (2011)
Kasabian - Velociraptor (2011)
Kings Of Leon - Mechanical Bull (2013)
Queens Of The Stone Age - ...Like Clockwork (2013)
Radiohead - A Moon Shaped Pool (2016)

* BEST ELECTRONIC ALBUM *
Daft Punk - Random Access Memories (2013)
Deadmau5 - 4x4=12 (2010)
Disclosure - Settle (2013)
DJ Snake - Encore (2016)
Four Tet - There Is Love In You (2010)
Jamie xx - In Colour (2015)
Kaytranada - 99,9% (2016)
Moderat - III (2016)
Mura Masa - Mura Masa (2017)
Pendulum - Immersion (2010)

* BEST POP ALBUM *
Adele - 21 (2011)
Beyoncé - Lemonade (2016)
Billie Eilish - When We All Fall Asleep, Where Do We Go (2019)
Grimes - Art Angels (2015)
Katy Perry - Teenage Dream (2010)
Lana Del Rey - Born To Die (2012)
Lorde - Melodrama (2017)
Rihanna - Anti (2016)
Sky Ferreira - Night Time, My Time (2013)
Taylor Swift - 1989 (2014)


E infine... Decretare la migliore canzone di dieci anni di musica è praticamente impossibile, quindi ho scelto quella che forse più di tutte diventerà un classico:

martedì 5 marzo 2019

INTERVISTA : MASSIMO DI CATALDO

Oltre venticinque anni di carriera, con quattro partecipazioni al Festival di Sanremo, di cui una vinta nella sezione Giovani (nel 1994), e sette album in studio. Questo è, in breve, il curriculum del cantautore romano Massimo Di Cataldo, reduce dalla recente partecipazione al programma televisivo "Tale E Quale Show" e lo scorso Gennaio ha pubblicato la sua cover del brano "Con Il Nastro Rosa" di Lucio Battisti. Ed è proprio di questa canzone, e dei suoi progetti futuri, che ci parla in questa intervista:

- Ciao Massimo! E' da poco uscita la tua cover di "Con Il Nastro Rosa", popolare canzone di Lucio Battisti del 1980. Come mai hai scelto proprio questo brano?
In realtà è stato il brano a scegliere a me quando avevo 12 anni… La prima volta che l'ho ascoltato è stata una vera e propria folgorazione. Questa canzone mi ha stimolato a fare il mio lavoro. Da allora ho sognato di poterla cantare e finalmente questo sogno si è avverato.

- Questa cover è chiaramente un omaggio verso un artista per te molto importante. Cosa ha significato, e significa tutt'oggi, per te la musica di Lucio Battisti?
Battisti è stato un genio nella composizione e un grande arrangiatore oltreché un cantante dal talento autentico. Il suo lavoro è sempre stato originale dai primi brani degli esordi sino agli ultimi sperimentali della sua produzione. Credo che sia un esempio importante per chiunque voglia fare musica.

- Al momento sei impegnato nella realizzazione del tuo nuovo album, che dovrebbe uscire tra qualche mese. Cosa puoi anticiparci a riguardo?
Mi piace pensare a questo album come al concetto di long playing dei dischi in vinile. Sono già usciti alcuni singoli che confluiranno nel lavoro completato da ben più inediti.

- Come vedi la scena musicale italiana al momento?
Sta succedendo qualcosa… Forse qualcuno comincia a ritrovare nella musica la possibilità di esprimere delle idee, dei concetti. La canzone è anche una forma di rivoluzione culturale in un certo senso e questo secondo me non si dovrebbe perdere.

- Qualche mese fa hai partecipato al programma televisivo "Tale E Quale Show" su Rai 1, interpretando i brani di artisti come, ad esempio, Ed Sheeran e Sting. Cosa ha significato per te questa esperienza?
È stato fantastico poter cantare dei brani tanto straordinari quanto i loro interpreti originali, cercando anche di calarsi nei loro panni. Sebbene io l'abbia fatto con molto rispetto. Ho imparato molto... un vero e proprio training.

- Grazie per la disponibilità! Fai un saluto ai lettori di Recensoras.
Un abbraccio amici di Recensoras... Spero di incontravi dal vivo.

domenica 18 novembre 2018

INTERVISTA : VERONICA VITALE

Vi presento Veronica Vitale, cantante di origine campana ma con una lunga gavetta tra Italia, Germania e soprattutto Stati Uniti. Debutta nel 2011 col suo primo album Il Mio Bosco Reale e fonda con il figlio di Bootsy Collins, insieme a Razor Sharp (tastierista di Stevie Wonder) e P-Funk (chitarrista di George Clinton), la band FunkSquad con la quale organizza un tour di eventi e donazioni nelle scuole statunitensi contro il bullismo ed a favore della diversità culturale. Da pochi giorni è uscito il suo nuovo album Inside The Outsider, disponibile anche in edizione speciale accompagnato da un libro omonimo.

- Ciao! E' da poco uscito il tuo nuovo album Inside The Outsider. Cosa puoi dirci a riguardo?
Avevo un'anima grande come il mare ed allora l'ho divisa in tre parti, disco, libro e docufilm ad episodi in 5K. 15 brani originali di cui sono autrice e compositrice, un viaggio dal Mediterraneo al Pacifico tra i suoni del mondo ed il mio Pop/Liquid Dubstep. Produzione statunitense e completamente indipendente. Ho costruito il mio team da sola, e "da soli" abbiamo realizzato tutto. Il disco è custodito dal mio Diario Di Bordo per l'artista indipendente sulla lunga strada verso la felicità, con le coordinate di cui ho preso nota da Seattle 2013 a Cincinnati 2017.

- L'album è incentrato sul tema del viaggio e dell'incontro con altre culture, e probabilmente non è un caso che ci siano canzoni cantate sia in italiano che in inglese. Cosa rappresenta per te il viaggio? Si può parlare di 'concept' vero e proprio?
Il concept ruota intorno al cambiamento tanto quanto l'idea che le anime si sviluppano solo sotto il soffio del dolore. Il Concept unico è l'Outsider, il non favorito nella vita, colui che pensa fuori dagli schemi, in cui il viaggio è inteso come grande veicolo di trasformazione. Promisi di scrivere e cantare in inglese soltanto quando avrei conquistato la padronanza totale della lingua, amo entrare nelle cose, capirle, e la mia soddisfazione più grande è stato vedere Joe Jackson incredulo mentre scorreva tra le righe del testo "Nobody is Perfect" in duetto con Bootsy Collins. "L'ha scritto un'italiana!" diceva. Oggi l'americano e l'inglese mi appartengono alla pari dell'italiano, devo ringraziare la West Coast prima, ma specialmente il trasferimento a Cincinnati nelle neighborhood afro-americane dopo.

- Nell'edizione speciale del disco è presente anche un libro omonimo. Di cosa parla e come mai questa scelta?
Un Diario di Bordo, uno di quelli che si scrive giorno dopo giorno mentre ti rimbocchi le maniche, con un morso allo stomaco, in fila ad aspettare il tuo turno sulla lunga strada verso la felicità. L'ho scelto come custodia al mio disco, sono complementari, perché desidero raccontare la mia storia da italiana nel mondo, all'Italia, che non mi conosce. Inside The Outsider difatti rappresenta il mio ritorno discografico in Italia dopo 7/9 anni all'estero, ma con il tricolore sempre addosso.

- Quali canzoni dell'album consiglieresti a chi non l'ha ancora ascoltato?
"Nobody is Perfect", per il rarissimo duetto con Bootsy William Collins su un genere liquido e non solo funk, "Atlas" (Atlante), e "Per Sempre + 1 Giorno", per un esempio liquido in lingua italiana.

- Il primo singolo di Inside The Outsider è "World Travel", che vede la collaborazione di The Mad Stuntman, artista del Trinidad and Tobago noto per la hit "I Like To Move It" del 1994. Cosa ci puoi dire di questo brano? Come mai l'hai scelto come singolo?
L'ho scelto dopo averne discusso in estate con il mio editore a Roma, Dino Vitola, World Travels significa Giro del Mondo ed in due parole, rende perfettamente l'idea di tutto il mio percorso e carattere. Il ritornello invoca la libertà per tutti gli esseri umani della terra, ed i bambini di ogni Paese. In sordina, devo ammettere che c'è un sottinteso richiamo alla piaga della bulimia, dell'anoressia, e della depressione, dell’autolesionismo, ed infine la solitudine nei giorni della tecnologia, quando scrivo "il mio equilibrio fisico, strato emotivo ruvido…[…] sopra i tagli ricuce".

- Com'è nata la collaborazione con The Mad Stuntman?
La vita degli artisti è fatta così, un insieme di circostanze e coincidenze significative, anche conosciute come "Synchronicities", "Sincronicità". Siamo addirittura nati lo stesso giorno.

- La canzone è accompagnata da un videoclip molto 'futuristico' sia come sceneggiatura che come stile di riprese (è stato girato in 5K, ndr). Cosa puoi dirci a riguardo?
Ho voluto un futuro distopico come ambiente per "World Travels" uno scenario di "fantascienza post- apocalittica", uno scenario di devastazione che includesse la perdita della memoria storica. Ho reso onore ad Ervin Laszlo e Charles Darwin con i riferimenti alla Teoria Integrale del Tutto L'Evoluzionismo di Charles Darwin e seminare l'idea della necessità di un futuro sostenibile. Si intravede una bambina costretta a rimanere in una sala simil-ospedale perché i livelli dell'inquinamento dell'aria hanno raggiunto livelli intollerabili. I bambini rappresentano la speranza di salvezza per un futuro migliore e quindi sono tenuti al sicuro in questa struttura isolata. La bambina allora, non potendo uscire, vola con la fantasia ed indossa un paio di occhiali per la realtà virtuale attraversando il mondo che vorrebbe, un luogo dove esiste ancora il mare, le nuvole, gli aerei, le città, con il suo alter-ego (Veronica) metà umana / metà cyborg, che accanto all'ultimo essere umano (The Mad Stuntman)  avverte la piccola dei rischi del futuro, consegnandole un messaggio di speranza da condividere con il resto dell'umanità: "Scompariranno la primavera e l'inverno, ed il sole si addormenterà nel Mare, arriveranno giorni con poca luce, ma sarà abbastanza, per sconfiggere l'oscurità".

- Parlando delle tue influenze musicali, quali sono gli artisti a cui ti ispiri maggiormente?
Ho molti eroi, come Johnny Cash, ed ascolto musica di ogni genere, ma credo che l'ispirazione nasca altrove, un luogo in cui la mia voce, come direbbe Elvis, è nient'altro che volontà di Dio. Io non imito nessuno. I miei contorni sono troppo taglienti e liberi per indossare la pelle di altri. Ho superato mille forme di paura per trovare me, ed a casa mia si dice "Non si torna indietro, nemmeno per prendere la rincorsa".

- Grazie per la disponibilità! Fai un saluto ai lettori di Recensoras.
Non dimenticate che anche la sofferenza ed il dolore, hanno una data di scadenza. Benvenuti a Bordo e Buon Viaggio! Ahoy Captain, Veronica Vitale!

mercoledì 20 giugno 2018

INTERVISTA : MARCONDIRO

Marcondiro è il progetto musicale ideato da Marco Borrelli, artista cosentino classe '76. Dopo aver realizzato due album (SpettAttore nel 2011 e OMO-L'Evo-Mediatico In-Forma-Canzone nel 2016) i Marcondiro tornano quest'anno con una nuova canzone, "L'Ammore Vero", che anticipa l'uscita del loro terzo album in studio.

- Ciao! E' da poco uscito il vostro nuovo singolo "L'Ammore Vero". Cosa ci puoi dire di questo brano? Come mai lo avete scelto come singolo? 
Il #AmmoreVero è una ironica invettiva contro l'ipocrisia del buonismo, una satira al "Volemose bene". Il concetto alla base del testo mi è stato proposto dalla cantautrice H.E.R., cara amica e grande musicista con cui da tempo ci si era detti di avviare una collaborazione artistica.

- La canzone è accompagnata da un videoclip che vede la partecipazione dell'attore Stefano Fresi, alla sua prima partecipazione in un video musicale, ed è ispirato dal libro "Il Diavolo beve spritz" di Vasco Rialzo. Com'è stato realizzarlo? E come nasce l'idea?
Una volta scritta la musica ed arrangiata la canzone, co-prodotta da Marco Tagliola (n.d.r. Baustelle, Vinicio Capossela, Nada etc.) mi sono messo alla ricerca di un soggetto per il video. Ho chiamato allora il caro amico, scrittore ironico e pungente, Vasco Rialzo, che per "il Caso del Destino" aveva già pronta una favola per #BambiniAdulti, "Il Diavolo Beve Spritz", che sembro da subito, sposarsi perfettamente con la canzone. Il racconto parla di uno sfigato che vuole diventar figo a qualsiasi costo e ci riesce attraverso il "mitico" patto con il diavolo, che è rappresentato da una Donna. A quel punto mancava un grande attore ad interpretare la parte del protagonista. Senza esitazione, chiamai subito Stefano Fresi, conosciuto a Roma durante un nostro concerto. Da grande artista e vero amico, si dimostrò subito entusiasta ed accettò. Quando si dice che l' "Amicizia" è un valore inestimabile!

- A proposito della partecipazione di Stefano Fresi, com'è stato collaborare con lui?
Stefano è un grande artista. Non è solo un eccezionale attore dotato di tecnica ma anche di una spontaneità e veridicità fuori dal comune, che lo rendono sempre credibile ed interessante, ma anche un bravissimo musicista (lo si può evincere anche dal BackStage del video di #AmmoreVero)

- "L'Ammore Vero" farà parte del vostro terzo album in studio, prossimamente in uscita. Cosa puoi dirci a riguardo?
Il nuovo disco dei #MARCONDIRO chiuderà la triologia dedicata all' "#EssereUmani", iniziata con #SpettAttore e proseguita con #OMO, L' #EvoMediatico In-Forma-Canzone. Sarà impreziosito da numerose collaborazioni artistiche. Ci sarà un concetto di base che legherà tutti i brani ed ovviamente ci sarà anche #AmmoreVero .

- Parlando delle vostre influenze musicali, quali sono gli artisti a cui vi ispirate maggiormente?
Tutti gli artisti Coraggiosi, capaci di rinnovarsi nel tempo e che non cercano le canzonette facili tipo l0 #AmmoreVero (eheh). Per citarne alcuni: David Bowie, Peter Gabriel, Radiohead, Franco Battiato, Fabrizio De Andrè, Paolo Conte, Samuele Bersani, Ugo Foscolo, Verdi, Caetano Veloso e Gilberto Gil.

- Grazie per la disponibilità! Fai un saluto ai lettori di Recensoras.
Ciao #Afficionados #SpettAttores e #SpettAttrices salutam' a #Recensoras !!!