martedì 7 aprile 2020

INTERVISTA : PAOLO MENEGUZZI

Negli anni Duemila ha collezionato vari singoli di successo ("Verofalso", "Lei E'", "Musica"), cinque partecipazioni al Festival di Sanremo ed una all'Eurovision Song Contest. Poi lo abbiamo perso di vista ma ora Paolo Meneguzzi è tornato con un nuovo singolo dal titolo "Il Coraggio", uscito venerdì 3 aprile. Ed è proprio di questa nuova canzone, e non solo, che ci parlerà in questa intervista:

- Ciao Paolo! Venerdì scorso è uscito il tuo nuovo singolo "Il Coraggio", parlacene un po'. Quali sono i tuoi prossimi progetti? "Il Coraggio" farà parte di un nuovo album?
"Il Coraggio" è già un album di emozioni. Nel testo ci sono così tanti concetti che spesso non riesci a mettere in un intero album. Sono felice di aver collaborato con Emilio Munda (che ha collaborato anche con Il Volo e Nina Zilli, ndr) che mi ha dato il coraggio di ritornare con la mia musica. Abbiamo diversi brani pronti e se un album oggi vuol dire far uscire un pezzo ogni due mesi... Chiamiamolo album.

- Il brano è dedicato a questi giorni difficili dovuti dall'emergenza per il corona virus. Come stai affrontando questo periodo?
Non l'ho scritto in questo periodo ma l'ho dedicato a questi giorni in cui ho ritrovato questo testo perfettamente in sintonia con il momento. D'altronde è una vita che delimita comunque i confini delle nostre opportunità. E' sempre più difficile trovare spazio e per affrontare la vita devi spalancare la porta e non guardare dalla serratura altrimenti non arrivi a fine mese. Il coraggio non è dei protagonisti, sarebbe facile, il coraggio è dei fragili, dei genitori, delle persone che fanno davvero sacrifici per vivere, per far studiare i figli, per portare a casa delle opportunità vere, che ti permettono di vivere la giornata.

- Parlando invece di periodi migliori... Gli anni Duemila per te sono stati anni di grande successo tra MTV, Festivalbar e Sanremo. Cosa ti ricordi di quel periodo?
Incredibilmente molto poco, ho investito, senza aver davvero vissuto quello che ho fatto. Riguardo certi video su Youtube e non ricordo nemmeno di esserci stato. Vivevo tutto in modo frenetico. Prendevo 2/3 aerei al giorno non mi sono mai fermato per quasi quindici anni dal 1996. Non voglio fare l'errore di non ricordarmi l'infanzia di mio figlio. Adesso sono fermo e voglio davvero viverlo. Per questo ora la mia musica è importante ma non voglio più legarla fortemente alla mia immagine o ad un videoclip incredibile. Non voglio più che sia un prodotto. Voglio che sia semplicemente musica. C'è un tempo per tutto. Quando si è ragazzi si deve fare, ovviamente.

- Fin dagli inizi della tua carriera hai sempre avuto un rapporto speciale con il Sud America, ed anche dopo il successo in Italia sei tornato a lavorare là. Che differenze ci sono tra il mercato sudamericano e quello italiano?
Non ci sono più differenze. Ormai è tutto globalizzato. Comanda il mondo ONLINE, quello che funziona online. Sicuramente se prima si poteva contare su più mercati, oggi ce n'e' uno solo immenso e pienissimo di roba da cui tutti attingono che è l' online e quello che funziona online funziona anche nelle radio. E' cambiato tutto e bisogna adattarsi. Almeno i ragazzi. Noi romantici abbiamo solo il dovere di cercare di trasmettere ai giovani artisti i valori di questo lavoro che non finiranno mai. Le idee e la qualità per poter durare.

- Tornando agli anni Duemila, insieme ad altri (es. Luca Dirisio, Daniele Stefani) rappresentavi una nuova ondata di giovani cantanti che univano la canzone pop italiana a sonorità più moderne. Oggi invece come vedi il panorama musicale italiano? Ci sono artisti 'nuovi' che ti piacciono?
Tutto quello che sento a livello sonoro lo abbiamo già fatto in quegli anni. Non trovo nulla di nuovo, ma non per questo non mi piace, anzi. Mangio Trap, mi piace moltissimo, e forse proprio perché è vicino a me, la sento molto attraente e l'evoluzione dei testi rispetto ai nostri è davvero sorprendente, forse è questa la vera evoluzione. Musicalmente credo in una evoluzione del punk che riporterà le band sui palchi o almeno me lo auspico.

- Grazie Paolo per la disponibilità! Fai un saluto ai lettori di Recensoras.
Grazie a voi, e buon tutto.


Canali social di Paolo Meneguzzi: