giovedì 23 febbraio 2017

30 ALBUM CHE COMPIONO 20 ANNI NEL 2017


Il tempo passa e, senza accorgersene, alcuni album stanno per varcare la soglia dei venti anni di vita. Il 1997 è stato un anno molto ricco e frizzante, in pieno stile anni Novanta: pop, elettronica, rap, rock, punk rock, (nu) metal... Insomma un pò di tutto!

Ecco in ordine cronologico i 30 album importanti che nel 2017 compiono vent'anni:

Daft Punk - Homework [20 Gennaio]
Il debutto del duo francese sulla scena elettronica. "Around The World" è immortale.

Bluvertigo - Metallo Non Metallo [31 Gennaio]
L'album che ha portato Morgan e soci nell'olimpo dell'alternative rock italiano.

The Offspring - Ixnay On The Hombre [4 Febbraio]
Gli Offspring sbarcano su major realizzando un grande ritorno dopo il successo di Smash.

Blur - Blur [10 Febbraio]
Il disco della svolta per i Blur. E "Song 2" rimane una delle maggiori hit rock di sempre.

Coal Chamber - Coal Chamber [11 Febbraio]
Meno famosi dei Korn, anche i Coal Chamber anticipano di poco l'esplosione del nu metal esordendo con questo album omonimo.

Nick Cave & The Bad Seeds - The Boatman's Call [3 Marzo]
Un album intimo e sofferto. Tra i migliori di Nick Cave.

U2 - Pop [3 Marzo]
L'album della sbandata elettronica ma anche dell'inizio del declino per la band irlandese.

The Notorious B.I.G. - Life After Death [25 Marzo]
Uscito pochi giorni dopo l'assassinio del grande rapper newyorkese, Life After Death è un album che di fatto chiude la fase più violenta della storia del rap.

Aqua - Aquarium [26 Marzo]
"Barbie Girl", "My Oh My", "Doctor Jones"... Insomma la spensieratezza degli anni 90!

The Chemical Brothers - Dig Your Own Hole [7 Aprile]
Il duo inglese si impone nel panorama electro con un ottimo disco che sdogana il sound cosiddetto "big beat".

Depeche Mode - Ultra [14 Aprile]
Il nono album dei Depeche Mode, l'ultimo realizzato nei 90s.

Foo Fighters - The Colour And The Shape [20 Maggio]
Uno dei dischi più popolari dei Foo Fighters che contiene, tra le altre, "My Hero" e "Everlong".

Radiohead - Ok Computer [21 Maggio]
C'è poco da dire... Un CAPOLAVORO assoluto.

Subsonica - Subsonica [24 Maggio]
Con questo disco omonimo i Subsonica esordiscono nella scena alternativa italiana.

Snot - Get Some [27 Maggio]
Primo ed unico album di un gruppo che poteva dire molto.

Faith No More - Album Of The Year [3 Giugno]
L'ultimo album dei Faith No More (prima della loro recente reunion).

Blink 182 - Dude Ranch [17 Giugno]
I Blink 182 prima dell'arrivo di Travis Barker e prima del successo planetario.

The Prodigy - The Fat Of The Land [30 Giugno]
Uno degli album electro più importanti della decade. "Smack My Bitch Up" e "Firestarter" hanno fatto ballare un'intera generazione.

Limp Bizkit - Three Dollar Bill, Yall$ [1 Luglio]
L'esordio dei Limp Bizkit è un album di grezzo rap metal, trainato dall'irriverente cover di "Faith" di George Michael.

Oasis - Be Here Now [21 Agosto]
L'album più controverso degli Oasis (mai amato nemmeno da Noel Gallagher), ma anche quello che vendette più copie nella prima settimana dall'uscita.

Rammstein - Sehnsucht [25 Agosto]
Trascinato dal singolo "Du Hast", Sehnsucht rappresenta uno dei migliori capitoli della band tedesca. Una buona unione tra metal e sonorità elettroniche.

Incubus - S.C.I.E.N.C.E. [9 Settembre]
Quando gli Incubus facevano del sano crossover (e Brandon Boyd aveva i dreadlocks).

Björk - Homogenic [22 Settembre]
Freddezza e calore. Uno dei migliori album realizzati dalla cantante islandese.

Robbie Williams - Life Thru A Lens [29 Settembre]
L'esordio solista di Robbie Williams. "Angels" rimane una delle più belle canzoni pop degli anni Novanta.

The Verve - Urban Hymns [29 Settembre]
Dico solo che la prima traccia è "Bittersweet Symphony"... Tra gli highlights della scena brit-pop.

Afterhours - Hai Paura Del Buio? [Ottobre]
Fra le pietre miliari dell'indie italiano.

Green Day - Nimrod [14 Ottobre]
Un disco un pò sottovalutato e conosciuto solo per la stupenda "Good Riddance (Time Of Your Life)". Ma in realtà Nimrod è un buon album, vario e contaminato.

Deftones - Around The Fur [28 Ottobre]
Nu metal, alternative metal, come lo volete chiamare... Questo è un grande album.

Spice Girls - Spiceworld [3 Novembre]
Più che per il suo valore musicale, Spiceworld è un disco importante perché consacra le Spice Girls come fenomeno mondiale. E fu anche l'ultimo con la "ginger spice" Geri Halliwell.

Metallica - Reload [18 Novembre]
Il discusso ritorno dei Metallica dopo il già discusso Load.

martedì 21 febbraio 2017

CLASSIFICA ALBUM 2016


E anche quest'anno è arrivato il fatidico momento della classifica dei migliori dieci album del 2016. Ho ritardato l'uscita per colpa... dei Run The Jewels! Infatti quei due simpaticoni di Killer Mike e El-P hanno pensato bene di far uscire il loro album alla vigilia di Natale. Volevo ascoltarlo per bene per poterlo inserire, eventualmente, in classifica ma non ce l'ho ancora fatta, quindi chissenefotte! Faccio la mia Top 10 senza di loro:

10. Red Hot Chili Peppers - The Getaway


The Getaway rappresenta un capitolo 'fresco' per i Red Hot Chili Peppers, grazie ad un sound più soft ma anche accattivante, con una manciata di buone canzoni dal sapore funky e un paio di bei momenti melodici. Un album discreto ma nulla di più.

Tracce consigliate: The Getaway, The Longest Wave.

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09. Kanye West - The Life Of Pablo


The Life Of Pablo è un disco che testimonia lo stato confusionale in cui versa Kanye West. La pecca principale dell'album, oltre ad essere discontinuo, è che manca di una vera identità. Non è un brutto album, anzi, ma da uno come Kanye mi sarei aspettato di più.

Tracce consigliate: No More Parties In LA, Real Friends.

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08. Deftones - Gore


Quando si parla di Deftones si parla comunque di uno dei migliori gruppi Alternative Metal degli ultimi venti anni, ma stavolta Chino Moreno e soci non mi hanno convinto a pieno. Gore è un album in un certo senso 'freddo', per via di un suono un pò troppo 'impastato' ma soprattutto per la mancanza di quella carica emotiva che è sempre stata il loro punto forte.

Tracce consigliate: Prayers/Triangles, Phantom Bride.

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07. Salmo - Hellvisback


Hellvisback è la dimostrazione che si può raggiungere un buon livello di commerciabilità senza fare necessariamente musica 'commerciale'. Un album che suona bene e che si riascolta sempre volentieri: per me il migliore album di Rap italiano dell'anno.

Tracce consigliate: 7 Am, L'Alba.

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06. YG - Still Brazy


YG riporta fieramente in auge il suono della West Coast. Rispetto al precedente My Krazy Life non ci sono delle vere e proprie hits ma il disco suona compatto e scorre piuttosto bene. Nonostante l'assenza del 'mentore' Dj Mustard, Still Brazy è un album che rilegge il Rap californiano degli anni Novanta in chiave moderna.

Tracce consigliate: Twist My Fingaz, Why You Always Hatin'.

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05. Danny Brown - Atrocity Exhibition


Si dice che il terzo album sia quello della maturità... Una regola che viene confermata anche da Danny Brown. Atrocity Exhibition (titolo ripreso da una canzone dei Joy Division) è infatti uno degli album Rap più ruvidi e oscuri dell'anno, dove le paure e i problemi (soprattutto di droga) del rapper di Detroit scorrono su beats atipici e surreali.

Tracce consigliate: Really Doe, When It Rain.

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04. Schoolboy Q - Blank Face


Anche quest'anno il miglior album Rap dell'anno proviene dalla West Coast. Rispetto all'esordio Oxymoron, Blank Face non si concentra sui singoli episodi, risultando un ottimo album nella sua interezza. Un passo in avanti per Schoolboy Q, che anche in questo secondo capitolo ci racconta la vita di strada tra i difficili quartieri di Los Angeles.

Tracce consigliate: Dope Dealer, John Muir.

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03. Kings Of Leon - Walls


I fratelli Followill sono ormai una garanzia. Walls non presenta particolari novità ma è un album godibile e i Kings Of Leon si confermano come uno dei migliori gruppi di Rock melodico in circolazione.

Tracce consigliate: Around The World, Walls.


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02. Radiohead - A Moon Shaped Pool


Un album che ci ricorda la classe immensa di Thom Yorke e soci, che mettono da parte l'elettronica per realizzare un lavoro dai toni più pacati. Non siamo ai livelli dei loro capolavori ma è un lavoro nettamente migliore rispetto al precedente The King Of Limbs.

Tracce consigliate: Daydreaming, Identikit.


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01. Moderat - III


La creatura teutonica nata dall'unione tra Modeselektor e Apparat arriva al terzo capitolo confermandosi tra le migliori realtà del panorama elettronico mondiale. III è un album più melodico ed in un certo senso più accessibile, ma anche più omogeneo e armonioso. Un disco vivamente consigliato!

Tracce consigliate: Running, Reminder.



giovedì 9 febbraio 2017

BLACK MIRROR - 3ª STAGIONE


Black Mirror è una serie tv atipica in quanto non solo dura poco e ogni episodio è a sè stante, ma anche perché, nonostante questo, è riuscita a plasmare uno stile inconfondibile: da un lato inquietante ed amara (a tratti crudele), dall'altro intelligente e capace di stimolare riflessioni interessanti sul mondo di oggi, e su ciò che potrebbe diventare con il progredire dell'evoluzione tecnologica. La terza stagione della serie ideata dal produttore inglese Charlie Brooker è sbarcata su Netflix ed è composta da sei puntate. Lo stesso numero di puntate trasmesse finora nelle due stagioni precedenti (se si esclude l'episodio natalizio del 2015).

Il giudizio su questa terza stagione è decisamente positivo, perché mantiene lo stile caratteristico di Black Mirror aggiungendo delle novità che ne arricchiscono la visione, confermandosi come una delle mie serie tv preferite del momento.

Di seguito l'analisi delle singole puntate (attenzione presenza di spoiler):


03x01 : Caduta libera (Nosedive)
La terza stagione inizia subito ad alti livelli. In questa puntata viene immaginata una società completamente "social", dove le persone possono votarsi a vicenda su una scala da 1 a 5. E' una società apparentemente felice nella quale tutti sono gentili e cordiali, ma allo stesso tempo finta e crudele, perché chi non si adegua al 'meccanismo' dei like e dei rating viene relegato ai margini. La puntata da molti spunti su cui riflettere, visto che tocca un argomento (quello dei social network) che ci riguardano già adesso: in questo caso ci viene mostrata una sorta di trasposizione sulla 'vita reale' di quello che succede oggi, cioè la ricerca a volte maniacale di visualizzazioni e gradimenti. La puntata in sè quindi è molto apprezzabile anche se un pò scontata, visto che già dal titolo si può intuire come potrà andare a finire per la protagonista Lacie (interpretata da un'ottima Bryce Dallas Howard). Ma il finale, con quelle urla liberatorie, fa intendere che in realtà quello che conta di più è essere sè stessi, abbandonando le sovrastrutture che, in un modo o nell'altro, opprimono i nostri bisogni di libertà.
Voto: * * * *


03x02 : Giochi pericolosi (Playtest)
E' la puntata horror della stagione: qui infatti vengono inseriti elementi tipici di quel genere, dalla suspense ai luoghi inquietanti, perfino ai 'mostri'. I temi principali sono due. Da un lato il mondo dei videogiochi, che puntano ad essere sempre più realistici, in questo caso arrivando ad un livello quasi ossessivo e oltre la legalità. Dall'altro le nostre paure, quelle più nascoste ed inspiegabili, che non vogliamo che vengano fuori, e che proprio per questo possono diventare più pericolose del previsto. Nonostante il 'gioco della matrioske' su cui si basa la puntata crei un buon livello di tensione, è stato l'episodio che mi ha coinvolto di meno, probabilmente perché non sono un appassionato di film horror nè tantomeno di videogiochi.
Voto: * *


03x03 : Zitto e balla (Shut up and dance)
E' la puntata più "shockante", ma anche quella che ricorda maggiormente lo stile classico di Black Mirror. Un thriller che disorienta e crea inquietudine, nel quale viene mostrato il degrado di una società dove tutti a loro modo sono dei peccatori, e che quindi devono pagare. Protagonista della puntata è l'adolescente Kenny, che dovrà affrontare prove sempre più impegnative e fuori dalla legalità, fino a giocarsi la vita pur di tenere nascosto il proprio inconfessabile segreto. Questo episodio descrive un mondo non molto lontano dal nostro, con persone che vivono con scheletri nell'armadio (tradimenti, perversioni, pregiudizi) da nascondere ad ogni costo, e con apparecchi tecnologici (computer e cellulari) controllati a nostra insaputa e che, nelle mani sbagliate, possono trasformarsi in armi di ricatto potentissime.
Voto: * * * *


03x04 : San Junipero
Eccolo, il capolavoro non solo della terza stagione ma di tutta la serie. Una puntata talmente bella ed interessante che avrebbero potuto farci tranquillamente un film vero e proprio, nella quale vengono toccate due tematiche forti come la morte e l'amore: due argomenti che, grazie alla tecnologia avanzata, stavolta possono convivere. Temi a quanto pare cari al regista Owen Harris, che ha diretto anche la prima puntata della seconda stagione (Torna da me - Be right back). La questione viene posta sul fatto se sia più umano accettare la morte e l'idea della fine o scegliere di vivere per l'eternità quando entra in gioco un sentimento forte come l'amore. Infatti in questa puntata la tecnologia non viene descritta come un elemento che invade la società, bensì come qualcosa che può creare delle opportunità un tempo impensabili, diventando quindi una fonte inaspettata di felicità. La storia è incentrata su due giovani donne (Kelly e Yorkie) che si incontrano nella città virtuale di San Junipero e che si innamorano l'una dell'altra. I loro 'veri' corpi in realtà sono agli sgoccioli della vita, ma le loro menti e le loro anime sono tutt'altro che in decadimento, e pur avendo visioni opposte sulla morte dovranno decidere se vivere insieme in eterno a San Junipero, che altro non è che l'emblema dell'irrealtà e della libertà fittizia: una realtà artificiale dove non esiste morte nè dolore nella quale paradossalmente le due protagoniste provano sentimenti autentici. E' una puntata atipica per Black Mirror, dove l'inquietudine e la tensione lasciano spazio a colorate atmosfere anni Ottanta e a riflessioni sulla ricerca della felicità, e probabilmente è proprio questa sua 'diversità' a dare quel qualcosa in più a questa terza stagione. E poi un pò mi ha ricordato Mulholland Drive, ed è un altro punto a suo favore.
Voto: * * * * *


03x05 : Gli uomini e il fuoco (Men against fire)
Questa puntata segue il filone bellico e fantascientifico. Protagonista è un soldato (Stripe) che, per puro caso, si rende conto di quanto la tecnologia stia influenzando non solo le sue azioni ma anche quelle di tutto l'esercito di cui fa parte. La riflessione è stimolante perché riguarda un aspetto della nostra natura: sentirsi meno coinvolti emotivamente quando succede qualcosa che non ci 'tocca' direttamente. Se oggi proviamo meno empatia per situazioni che sentiamo come lontane, in un futuro sarà allo stesso modo più semplice poter compiere azioni violente a 'qualcuno' che non vediamo come nostro simile, sia come stile di vita che soprattutto come sembianza fisica. Questo fa sottintendere che la nostra 'umanità' non sia nient'altro che un ostacolo per i loschi progetti governativi del futuro. Un grande inganno che schiaccerà il protagonista, che alla fine preferirà vivere nella menzogna piuttosto che convivere con la dura realtà.
Voto: * * * *


03x06 : Odio universale (Hated in the nation)
La puntata finale della stagione ha i connotati del film vero. Fondamentalmente si tratta di un thriller/poliziesco nel quale vengono toccate le tematiche dello sfruttamento ambientale e soprattutto dei social network (ricollegandosi alla prima puntata). Qui infatti viene estremizzata l'idea di gogna mediatica che già esiste oggi, ipotizzando cosa potrebbe succedere se qualcuno decidesse (con l'aiuto della tecnologia distorta) di mettere 'in pratica' l'odio che tutti i giorni viene filtrato dall'immediatezza dei social network. Il ribaltamento finale, dove i carnefici 'virtuali' diventano vittime del loro stesso odio, è in tipico stile Black Mirror e chiude questa terza stagione.
Voto: * * *