domenica 18 novembre 2018

INTERVISTA : VERONICA VITALE

Vi presento Veronica Vitale, cantante di origine campana ma con una lunga gavetta tra Italia, Germania e soprattutto Stati Uniti. Debutta nel 2011 col suo primo album Il Mio Bosco Reale e fonda con il figlio di Bootsy Collins, insieme a Razor Sharp (tastierista di Stevie Wonder) e P-Funk (chitarrista di George Clinton), la band FunkSquad con la quale organizza un tour di eventi e donazioni nelle scuole statunitensi contro il bullismo ed a favore della diversità culturale. Da pochi giorni è uscito il suo nuovo album Inside The Outsider, disponibile anche in edizione speciale accompagnato da un libro omonimo.

- Ciao! E' da poco uscito il tuo nuovo album Inside The Outsider. Cosa puoi dirci a riguardo?
Avevo un'anima grande come il mare ed allora l'ho divisa in tre parti, disco, libro e docufilm ad episodi in 5K. 15 brani originali di cui sono autrice e compositrice, un viaggio dal Mediterraneo al Pacifico tra i suoni del mondo ed il mio Pop/Liquid Dubstep. Produzione statunitense e completamente indipendente. Ho costruito il mio team da sola, e "da soli" abbiamo realizzato tutto. Il disco è custodito dal mio Diario Di Bordo per l'artista indipendente sulla lunga strada verso la felicità, con le coordinate di cui ho preso nota da Seattle 2013 a Cincinnati 2017.

- L'album è incentrato sul tema del viaggio e dell'incontro con altre culture, e probabilmente non è un caso che ci siano canzoni cantate sia in italiano che in inglese. Cosa rappresenta per te il viaggio? Si può parlare di 'concept' vero e proprio?
Il concept ruota intorno al cambiamento tanto quanto l'idea che le anime si sviluppano solo sotto il soffio del dolore. Il Concept unico è l'Outsider, il non favorito nella vita, colui che pensa fuori dagli schemi, in cui il viaggio è inteso come grande veicolo di trasformazione. Promisi di scrivere e cantare in inglese soltanto quando avrei conquistato la padronanza totale della lingua, amo entrare nelle cose, capirle, e la mia soddisfazione più grande è stato vedere Joe Jackson incredulo mentre scorreva tra le righe del testo "Nobody is Perfect" in duetto con Bootsy Collins. "L'ha scritto un'italiana!" diceva. Oggi l'americano e l'inglese mi appartengono alla pari dell'italiano, devo ringraziare la West Coast prima, ma specialmente il trasferimento a Cincinnati nelle neighborhood afro-americane dopo.

- Nell'edizione speciale del disco è presente anche un libro omonimo. Di cosa parla e come mai questa scelta?
Un Diario di Bordo, uno di quelli che si scrive giorno dopo giorno mentre ti rimbocchi le maniche, con un morso allo stomaco, in fila ad aspettare il tuo turno sulla lunga strada verso la felicità. L'ho scelto come custodia al mio disco, sono complementari, perché desidero raccontare la mia storia da italiana nel mondo, all'Italia, che non mi conosce. Inside The Outsider difatti rappresenta il mio ritorno discografico in Italia dopo 7/9 anni all'estero, ma con il tricolore sempre addosso.

- Quali canzoni dell'album consiglieresti a chi non l'ha ancora ascoltato?
"Nobody is Perfect", per il rarissimo duetto con Bootsy William Collins su un genere liquido e non solo funk, "Atlas" (Atlante), e "Per Sempre + 1 Giorno", per un esempio liquido in lingua italiana.

- Il primo singolo di Inside The Outsider è "World Travel", che vede la collaborazione di The Mad Stuntman, artista del Trinidad and Tobago noto per la hit "I Like To Move It" del 1994. Cosa ci puoi dire di questo brano? Come mai l'hai scelto come singolo?
L'ho scelto dopo averne discusso in estate con il mio editore a Roma, Dino Vitola, World Travels significa Giro del Mondo ed in due parole, rende perfettamente l'idea di tutto il mio percorso e carattere. Il ritornello invoca la libertà per tutti gli esseri umani della terra, ed i bambini di ogni Paese. In sordina, devo ammettere che c'è un sottinteso richiamo alla piaga della bulimia, dell'anoressia, e della depressione, dell’autolesionismo, ed infine la solitudine nei giorni della tecnologia, quando scrivo "il mio equilibrio fisico, strato emotivo ruvido…[…] sopra i tagli ricuce".

- Com'è nata la collaborazione con The Mad Stuntman?
La vita degli artisti è fatta così, un insieme di circostanze e coincidenze significative, anche conosciute come "Synchronicities", "Sincronicità". Siamo addirittura nati lo stesso giorno.

- La canzone è accompagnata da un videoclip molto 'futuristico' sia come sceneggiatura che come stile di riprese (è stato girato in 5K, ndr). Cosa puoi dirci a riguardo?
Ho voluto un futuro distopico come ambiente per "World Travels" uno scenario di "fantascienza post- apocalittica", uno scenario di devastazione che includesse la perdita della memoria storica. Ho reso onore ad Ervin Laszlo e Charles Darwin con i riferimenti alla Teoria Integrale del Tutto L'Evoluzionismo di Charles Darwin e seminare l'idea della necessità di un futuro sostenibile. Si intravede una bambina costretta a rimanere in una sala simil-ospedale perché i livelli dell'inquinamento dell'aria hanno raggiunto livelli intollerabili. I bambini rappresentano la speranza di salvezza per un futuro migliore e quindi sono tenuti al sicuro in questa struttura isolata. La bambina allora, non potendo uscire, vola con la fantasia ed indossa un paio di occhiali per la realtà virtuale attraversando il mondo che vorrebbe, un luogo dove esiste ancora il mare, le nuvole, gli aerei, le città, con il suo alter-ego (Veronica) metà umana / metà cyborg, che accanto all'ultimo essere umano (The Mad Stuntman)  avverte la piccola dei rischi del futuro, consegnandole un messaggio di speranza da condividere con il resto dell'umanità: "Scompariranno la primavera e l'inverno, ed il sole si addormenterà nel Mare, arriveranno giorni con poca luce, ma sarà abbastanza, per sconfiggere l'oscurità".

- Parlando delle tue influenze musicali, quali sono gli artisti a cui ti ispiri maggiormente?
Ho molti eroi, come Johnny Cash, ed ascolto musica di ogni genere, ma credo che l'ispirazione nasca altrove, un luogo in cui la mia voce, come direbbe Elvis, è nient'altro che volontà di Dio. Io non imito nessuno. I miei contorni sono troppo taglienti e liberi per indossare la pelle di altri. Ho superato mille forme di paura per trovare me, ed a casa mia si dice "Non si torna indietro, nemmeno per prendere la rincorsa".

- Grazie per la disponibilità! Fai un saluto ai lettori di Recensoras.
Non dimenticate che anche la sofferenza ed il dolore, hanno una data di scadenza. Benvenuti a Bordo e Buon Viaggio! Ahoy Captain, Veronica Vitale!