01.03.05 Kris Reichert
La quinta intervistata è Kris Reichert. Insieme all'amica Kris Grove fa parte del duo Kris & Kris, che dal 1998 al 2002 ha condotto DanceFloor Chart, MTV On The Beach, Select e Stylissimo. Dopo l'esperienza ad MTV Italia sono passate su Rai 2, conducendo nel 2003 il programma CD Live e partecipando come concorrenti all'Isola Dei Famosi nel 2006. Nel 2012 approdarono in radio conducendo il programma Kris & Love su Radio 105. Aldilà delle esperienze televisive, negli anni Kris Reichert ha sempre coltivato la sua passione per la musica, suonando nel duo rock The Jains con cui ha inciso tre album, e nel 2017 è uscito il suo primo disco solista, dedicato a sonorità folk/country.
- Le Kris & Kris sono state fra i primi vj di MTV Italia e quindi avete vissuto le prime fasi del canale. Cosa ti ricordi di quell'MTV? Com'era lavorare per un canale così nuovo e fresco nel contesto televisivo italiano della seconda metà degli anni Novanta?
Erano gli anni d'oro di Mtv, abbiamo vissuto tutti quegli anni in cui Mtv era una delle pochissime opzioni in tv da guardare. Sono stati i tempi d'oro proprio perché i ragazzini tornavano da scuola ed accendevano Mtv in automatico. Credo che dentro di noi ci fosse qualcosa che in qualche modo percepiva il fatto che stavamo creando qualcosa di grande perché negli anni successivi il canale ha avuto purtroppo un declino di qualità e anche di ascolti proprio perché sono subentrati tanti canali satellitari, quindi noi siamo stati anche fortunati ad aver beccato gli anni in cui non c'erano tante opzioni. Vivere quegli anni è stato diverso rispetto alle produzioni televisive con cui abbiamo lavorato negli anni seguenti come ad esempio in Rai dove abbiamo condotto CD Live, che era sempre un programma musicale, ma con la differenza che lì erano stra-organizzati, forse anche troppo perché c'era poca libertà di dire quello che ci veniva in mente. A Mtv non c'erano vincoli, non avevamo testi, non c'era nessuno che ci diceva cosa potevamo e non potevamo dire, era tutto assolutamente carta bianca e c'era libertà totale in ciò che volevamo dire, ma questo credo avesse a che fare con la poca organizzazione di Mtv. Eravamo tutti autori, registi, cameraman, presentatori, tutti affollati di ruoli diversi da coprire perché non c'erano soldi in quegli anni e non potevano permettersi di assumere un addetto per ogni ruolo. E poi dico da sempre che Mtv è stata per me la scuola migliore per imparare ad improvvisare e fare televisione in quella maniera ci ha aperto la strada per lavorare poi in radio, perché lì è la stessa cosa e tutto è basato sulla spontaneità.
- Il programma con cui avete esordito su MTV, e che in un certo senso vi ha rappresentato di più, è stato DanceFloor Chart. Andato in onda in Italia dal 1998, è stato uno fra i migliori programmi dedicati interamente alla "club music", se non il migliore in quel periodo. Che ricordo hai di quell'esperienza? Secondo te quel programma ha dato un contributo importante alla diffusione della musica elettronica aldifuori del mondo dei club?
Qua io forse dirò qualcosa che è sorprendente e che nessuno vorrebbe mai leggere ma io e Kris non ascoltavamo né seguivamo quella musica e a me personalmente non piaceva per niente.
- E lo conferma il fatto che quest'anno hai fatto uscire un album che non c'entra niente con la musica della DanceFloor Chart…
Quello in realtà è il mio quarto album in studio perché anche negli anni di Mtv facevo parte di un power duo al femminile [The Jains, ndr] con una batterista che si chiama Anna, e abbiamo pubblicato tre album, fatto tre tour e il nostro singolo "Stronger" è diventato famoso in tutta Europa perché Breil lo ha utilizzato per una pubblicità, inoltre abbiamo aperto i concerti di Marlene Kuntz e Skin, quindi anche in quegli anni ero una musicista di rock alternativo. Adesso ho cambiato genere e ho scritto un album dedicato alle radici della musica folk e country perché mio padre in Canada è un cantautore folk. Quindi puoi immaginare che il mio genere sia sempre stata la musica suonata con gli strumenti.
- Che effetto ti faceva condurre un programma che era rivolto ad un pubblico più votato alla musica 'da discoteca'?
Questa era la realtà di lavorare per Mtv. Quando abbiamo iniziato io volevo entrare nel mondo della musica perché vengo da una famiglia di musicisti, ho sempre suonato e la televisione non mi interessava minimamente però una volta che inizi a lavorare per Mtv ti rendi conto velocemente che ha poco a che fare con la musica e molto a che fare con la tv. Infatti ogni lunedì mattina io e Kris eravamo negli studi di Mtv a registrare la DanceFloor Chart e non ascoltavamo mai la musica che annunciavamo, noi registravamo solamente i 'link', cioè le parti tra un videoclip e l'altro. Ci interessava solamente divertirci e ridere. Adesso mi sto creando un sacco di nemici, lo so! Ma aldilà di questo, per me il programma ha aiutato la diffusione di quella musica in quegli anni ed ha rappresentato una vetrina importante in Italia, e chi lo seguiva, cioè il nostro regista, faceva molte ricerche per poter creare le classifiche.
- Un'altra trasmissione importante che hai condotto in quegli anni è stata MTV On The Beach. Si trattava di un programma estivo dove visitavate varie località di mare, sia italiane che internazionali. Da spettatore, l'idea che mi dava On The Beach era di un programma fresco, divertente e in un certo senso improvvisato, visto che c'erano molte attività in spiaggia ed interviste alla gente. Com'è stato poter condurre un programma di quel tipo, e quanta libertà avevate? E poi c'è un'edizione che ti ricordi particolarmente?
Rispetto alla DanceFloor Chart, in cui dovevamo solo leggere il testo, in On The Beach c'era piena libertà e tutto era improvvisato. Mi vengono in mente tutte le cose avventurose che abbiamo fatto grazie a quel programma, come ad esempio paris sailing, oppure con le telecamere subacquee abbiamo fatto puntate in cui annunciavamo i video con un oggetto con cui potevamo scrivere sott'acqua. Abbiamo fatto delle bellissime esperienze di vita ed era tutto all'interno della produzione. Quando io e Kris andavamo negli Stati Uniti per registrare delle puntate di On The Beach dovevamo assolutamente registrare tre puntate al giorno perché non avevamo abbastanza tempo né soldi per lasciarci qualche giorno libero in caso di imprevisto (ad esempio quando pioveva) e quindi se non riuscivamo a registrare le tre puntate nella giornata venivano caricate negli altri giorni della settimana e quindi ci capitava a volte di dover girare anche quattro o cinque puntate in un solo giorno ed era pesantissimo. E in più non c'era quasi mai un testo da seguire quindi siamo diventate esperte dell'improvvisazione, qualsiasi cosa che ci veniva in mente la buttavamo fuori e loro mettevano in onda tutto. In un certo senso abbiamo fatto la prima tv reality proprio perché non dovevamo seguire nulla ed emergeva la nostra vera personalità. Abbiamo passato delle giornate molte faticose, con tante responsabilità (dovevamo registrare 12 'link' a puntata) ma c'era anche molto entusiasmo, ed era bello far parte di quei primissimi anni. Era bellissimo ma non posso nascondere che non fosse faticoso. Più che un'edizione mi vengono in mente in paesi che abbiamo visitato: Ibiza è stato l'inizio ed aveva il suo bello, ma il Messico è stato spettacolare perché quando siamo andate da Cancun a Playa Del Carmen abbiamo fatto le puntate più belle in assoluto. Playa Del Carmen non è un piccolo paese ma quasi, con un'accoglienza meravigliosa, con tanti piccoli bar e spiagge stupende, e lì abbiamo fatto la maggior parte delle attività più avventurose come ad esempio registrare le puntate con le telecamere attaccate alla testa mentre facevamo windsurf. Negli Stati Uniti ho vissuto tante esperienze ma non mi ha lasciato una bellissima impressione girare per le spiagge americane perché appena vedevano un microfono di Mtv ci saltavano addosso, troppo casino, volevano solo ubriacarsi, e si vedeva quanto le persone si curavano poco a livello fisico. Abbiamo visto forse il lato più trash dell'America probabilmente perché la produzione ci portava sulle spiagge grandi, dove c'erano le grandi folle.
- Oltre a DanceFloor Chart e a MTV On The Beach, hai condotto altri programmi tra cui Select, MTV Rocks e Stylissimo. Riguardo quest'ultimo, non era un programma dedicato alla musica ma al mondo della moda. Visto il tuo lodevole interesse a favore dell'abbigliamento "cruelty free" (cioè senza l'uso di pelli e pellicce animali), eri appassionata di moda e tendenze già ai tempi di quel programma?
C'era molto interesse perché sia io che Kris venivamo dal mondo della moda, essendo ex modelle. Per cinque anni è stata la mia attività ma volevo lasciare quel mondo perché avevo tanto da dire ma nella moda sei solo un'immagine e non hai modo di esprimere ciò che hai da dire e per questo ho fatto la scelta di entrare nel mondo di Mtv. L'argomento quindi ci interessava molto, eravamo a Milano, la capitale della moda europea, conoscevamo personalmente tanti stilisti ed avevamo fatto delle collaborazioni con alcuni di loro (ad esempio adoriamo Armani ed eravamo invitate alle feste private a casa di Donatella Versace) e di conseguenza era un mondo a noi familiare e ci piaceva tantissimo l'idea di presentare un programma come Stylissimo. Oltretutto lo abbiamo registrato anche in inglese per tutti i paesi d'Europa e per questo abbiamo vissuto un'esperienza così bella che non la scorderò mai: era durante la terza stagione di Stylissimo, nel 2000, e dovevamo lavorare sul tappeto rosso degli Mtv Europe Music Awards di Stoccolma, arrivammo il giorno prima per fare le prove sul palco e mentre stavamo tornando nel backstage, da fuori c'era un gruppo di ragazzine svedesi con un cartellone con scritto "We love Kris and Kris". E' stato bello perché mi ero resa conto che ci seguivano anche al di fuori dell'Italia, ed è stato grazie alla versione in inglese di Stylissimo.
- Quindi la versione originale di Stylissimo nasce su MTV Italia o è una produzione di MTV Europe?
Sai che non sono sicurissima nemmeno io? La prima volta che abbiamo registrato Stylissimo è stato negli studi di Londra, e poi successivamente hanno allestito lo studio a Milano per registrare il programma in Italia. All'inizio Mtv Italia aveva la sede a Londra quindi è probabile che nasca come format italiano. Poco dopo che registravamo da Milano, negli studi di Londra successe un incendio e la maggiore parte delle cassette beta (quello che oggi noi chiamiamo hard drive) sono state bruciate e quindi le registrazioni dei programmi originali non si trovavano più. Quando abbiamo fatto i demo showreel per il programma, proprio per via di questo incendio abbiamo fatto fatica a trovare il materiale per riempirli.
- La situazione di MTV Italia è nota a tutti. Con la svolta generalista avvenuta negli ultimi anni ha perso la sua caratteristica principale, cioè quella di essere un canale dedicato alla musica. Questo cambiamento ha portato alla monopolizzazione del palinsesto con programmi importati dagli Stati Uniti e alla scomparsa di format italiani classici, quelli basati sulla struttura presentatore/studio/pubblico/ospiti. Pensi che questo cambiamento fosse inevitabile perché i tempi cambiano, o pensi che si potesse fare qualcosa per mantenere MTV come canale musicale originale, moderno e giovanile anche nei tempi odierni?
Secondo me no perché i tempi sono completamente cambiati. Loro hanno seguito quello che potevano, poi sono subentrati tutti quei reality e quindi hanno comprato i format dagli Stati Uniti e hanno tirato su questi programmi un po’ più trash, oltre al fatto che con l'arrivo di Youtube la gente ha smesso di guardare la tv per vedere i video musicali. Secondo me hanno semplicemente seguito l'ondata di quello che ci stava portando l'era digitale. Magari se qualche anno fa avessero avuto l'idea di vendere Mtv ad un canale come Sky e di farlo crescere lì avrebbero potuto salvare la situazione ma credo che ormai abbiano perso l'opportunità.
- Nel mio articolo ho stilato una classifica dei migliori format italiani della storia di MTV, tra cui ci sono anche Dancefloor Chart e On The Beach. Quali sono stati i tuoi programmi preferiti di MTV?
Kitchen mi piaceva moltissimo. E Sonic, c'erano performance live e mi ricordo benissimo quando i Black Crowes sono stati lì, era fighissimo. Tra quelli che presentavo io, On The Beach era fantastico anche da guardare, era piacevole.
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- Walter Fontana
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