mercoledì 27 dicembre 2017

TOP 10: I DIECI MIGLIORI ALBUM DEL 2017


La classifica di fine anno sta diventando una tradizione. Come per il 2015 e per il 2016, anche il 2017 ha la sua Top 10 dei dieci migliori album, almeno tra quelli che ho avuto modo di ascoltare.

Di seguito la mia classifica dei dieci migliori album del 2017:

10. Paramore - After Laughter
*** | Pop Rock | Tracce consigliate: Hard Times, Fake Happy
Senza molte pretese, After Laughter è un piacevole album pop rock (più pop che rock).

09. Depeche Mode - Spirit
*** | Electronic | Tracce consigliate: Going Backwards, Cover Me
I Depeche Mode si concentrano sul (decadente) mondo che li circonda, realizzando un album dai toni piuttosto 'dark'.

08. Carl Brave x Franco126 - Polaroid
*** | Hip-Hop / Indie | Tracce consigliate: Solo Guai, Polaroid
Un disco sorprendente che riesce ad unire l'indie con il rap italiano, con tanto di marcato accento romano e auto-tune.

07. Lorde - Melodrama
*** | Pop | Tracce consigliate: Liability, Perfect Places
A quattro anni di distanza dal successo di "Royals", la giovane cantante neozelandese torna sulle scene realizzando il migliore album pop dell'anno.

06. Foo Fighters - Concrete And Gold
*** | Rock | Tracce consigliate: The Sky Is A Neighborhood, The Line
Dave Grohl stavolta si diverte ad 'imitare' i suoi idoli musicali. Un passo avanti rispetto al deludente Sonic Highways.

05. Vince Staples - Big Fish Theory
*** | Hip-Hop | Tracce consigliate: Crabs In A Bucket, Big Fish
Dopo l'ottimo debutto Summertime 06, Vince Staples rimescola le carte sperimentando anche con sonorità 2 step/garage house.

04. Mura Masa - Mura Masa
***½ | Electronic | Tracce consigliate: Lovesick, Nothing Else
Interessante debutto per questo giovane producer inglese, grazie ad un sound contaminato in bilico tra elettronica, trap, hip hop e house.

03. Liam Gallagher - As You Were
***½ | Pop Rock | Tracce consigliate: Wall Of Glass, I've All I Need
Dopo la mediocre esperienza dei Beady Eye, Liam Gallagher 'rinasce' con un album decisamente piacevole e godibile.

02. Kendrick Lamar - DAMN.
***½ | Hip-Hop | Tracce consigliate: DNA, Feel
Un altro album di livello (anche se inferiore ai due capitoli precedenti) che riconferma Kendrick Lamar come re della scena hip hop.

01. Brand New - Science Fiction
**** | Alternative Rock | Tracce consigliate: Can't Get It Out, Batter Up
Dopo otto anni dal precedente Daisy, la band di Jesse Lacey si congeda dalle scene nel migliore dei modi con un album intenso ed ispirato.

martedì 7 novembre 2017

COME AFFRONTARE IL COLLOQUIO DI GRUPPO DI CREDEM


Quando si deve affrontare un colloquio di lavoro c'è sempre un po' di tensione nell'aria, è naturale. C'è chi la sfoga in vari modi, e uno di questi è provare a giocare d'anticipo cercando sul web notizie da chi ha già vissuto l'esperienza, per arrivare un po' più preparati al fatidico giorno. Per questo motivo cercherò di essere utile ad alcuni internauti, raccontando la mia esperienza diretta.

Si tratta dei cosiddetti "assessment" della banca Credem, cioè delle valutazioni che vengono effettuate direttamente nella sede centrale dell'istituto di credito, a Reggio Emilia. Per completezza, questo colloquio in sede è il secondo step del processo di selezione, perché il primo colloquio viene effettuato tramite Skype, quindi se si viene chiamati per recarsi a Reggio Emilia vuol dire che è stato superato il primo test. Ma non sentitevi dei geni per avere superato il colloquio virtuale, visto che più che un colloquio sembra essere un test preliminare per capire se hanno di fronte una persona normale o un completo imbecille.

Una premessa prima di iniziare il "racconto", giusto per mettere le cose in chiaro: io non ho superato il colloquio, quindi quello che posso fare è limitarmi a dare qualche consiglio su come affrontarlo. Anche perché non so quale possa essere il criterio con cui vengono selezionati i candidati: potrebbero scegliere una persona competitiva e ultra-ambiziosa tanto quanto una persona collaborativa e aperta ai cambiamenti. Può sembrare banale ma l'unica strategia che in questi casi funziona è semplicemente essere sé stessi, anche perché gli esaminatori hanno un livello di competenza tale da capire subito se qualcuno sta fingendo.

Ma entriamo nel vivo di questo assessment. Credem è una banca 'in salute' e sta facendo selezioni in tutta Italia già da alcuni anni, seguendo più o meno lo stesso modus operandi. Si tratta di una giornata intera nella quale viene svolto un colloquio di gruppo ed uno individuale. Riguardo quest'ultimo non ho molto da aggiungere visto che si tratta di un normale colloquio con le 'solite' domande, più o meno sullo stile di quello su Skype ma più approfondito, quindi nel caso basta prepararsi qualche discorso ad effetto. Per quanto riguarda il colloquio di gruppo, dura tutta la mattinata, con otto candidati (sia uomini che donne) e due esaminatori, nel mio caso una donna (psicologa) e un uomo (consulente del lavoro), durante il quale vengono svolte quattro attività più una preliminare. Questa attività preliminare non è altro che la presentazione: inizialmente viene introdotta l'azienda, con i suoi valori e i suoi obiettivi, e poi viene richiesto, in maniera apparentemente disinteressata, di fare delle domande. Quindi per partire subito col piede giusto sarebbe utile prepararsi una domanda (magari non banale) invece di pensare qualcosa lì per lì per non rimanere zitto. Dopo la presentazione dell'azienda avviene la presentazione di ogni singolo candidato, quindi anche in quel caso sarebbe opportuno prepararsi un breve discorso da poter esporre alla "classe".

La prima attività vera e propria riguarda il livello di cooperazione del gruppo. A tutti i candidati vengono consegnati dei fogli uguali con scritta una situazione aziendale (nel mio caso si trattava dell'eventuale trasferimento all'estero di un dipendente valido professionalmente ma carente a livello caratteriale) che deve essere discussa successivamente. L'obiettivo è quello di trovare una soluzione condivisa da tutti.

La seconda attività si concentra sulla scala dei valori. A tutti i candidati vengono consegnati dei fogli uguali con scritta una storia, nel mio caso era quella del "ponte" (abbastanza comune, si trova sul web) dove una donna viene uccisa da un pazzo, su un ponte appunto. Lo scopo dell'attività è quello di mettere in ordine crescente i livelli di responsabilità dei personaggi coinvolti nella storia. Chiaramente ad ogni personaggio corrisponderà un valore intrinseco, utile agli esaminatori per capire quanto siamo predisposti caratterialmente a fare carriera. L'obiettivo del gruppo, anche in questo caso, è di stilare un elenco condiviso da tutti.

La terza attività riguarda le capacità di vendita e negoziazione. A tutti i candidati vengono consegnati dei fogli diversi, ognuno con un progetto da proporre. Nel mio caso lo scenario era la riunione del consiglio di amministrazione di una società finanziaria che ha a disposizione un determinato budget da investire su uno o più progetti (dall'editoria alla ristorazione fino all'energia rinnovabile). Lo scopo dell'attività è riuscire a convincere gli altri candidati che il proprio progetto è quello più valido per l'investimento. In questo caso l'obiettivo non è solo quello di riuscire a vendere il proprio prodotto, ma anche quello di convergere le opinioni di tutti su una determinata scelta: in poche parole, se non si fosse presa una decisione condivisa nei tempi richiesti, il gruppo avrebbe fallito.

La quarta ed ultima attività è il cosiddetto in basket. E' una tipologia di selezione molto nota e si basa sul gioco di ruolo, cioè sull'immedesimazione in una determinata figura aziendale. La prova in basket, oltre ad essere l'unica attività individuale, è anche l'unica totalmente scritta ed è utile a capire le capacità di analisi, pianificazione ed iniziativa del candidato. Il 'metro' di tutta la prova è il tempo: talmente poco che la nostra capacità di analisi deve essere immediata, quasi istintiva. Nel mio caso specifico, ero un responsabile del personale di una ditta e venivo trasferito in un'altra filiale al posto di un altro responsabile: quello che dovevo fare era leggere tutte le mail arretrate e risolvere il maggior numero di questioni 'sospese' prima di andare in ferie. Inoltre, per ogni mail c'è un questionario con una serie di opzioni su come gestire la questione ed ogni opzione scelta andava motivata. Lo scopo della prova in realtà non è quello di risolvere a testa bassa ogni singola questione, ma di valutare secondo un'ottica aziendale quali sono le problematiche più importanti.

Questo è quanto. Spero di essere stato utile!

PS: se qualcuno volesse condividere la propria esperienza nei commenti è ovviamente bene accetto!

giovedì 19 ottobre 2017

IL ROCK E' MORTO (?)


Ormai non si contano le volte in cui il Rock è stato dato per finito nel corso dei decenni. Ma in un modo o nell'altro questo genere ha sempre trovato nuova linfa vitale, evolvendosi e reinventandosi pur mantenendo la propria identità, e in fin dei conti è proprio questa forza che ha reso il rock tra i generi più amati e longevi nella storia della musica.

Come Gesù Cristo, il rock è rinato tante volte: dalla psichedelia degli anni Sessanta è passato agli anni Settanta con l'hard rock e il progressive, fino alla 'piccola rivoluzione' del punk, poi agli anni Ottanta con il post-punk, la new wave, il noise e l'hardcore, seguiti dall'esplosione degli anni Novanta con il grunge, il crossover, il punk rock ma anche l'indie, lo shoegaze, il post-rock e il britpop, fino ad arrivare agli anni Duemila con il revival garage e l'amato/odiato emo rock. Innumerevoli i gruppi che nel corso degli anni hanno fatto la storia di questo genere, gettando nuove basi per creare percorsi inediti fatti di contaminazioni e aggiornamenti.

Ma da un pezzo a questa parte sembra che la corsa del rock si sia interrotta, in coincidenza con l'entrata nel nuovo decennio: ammettiamolo, gli anni Dieci non verranno di certo ricordati come gli anni d'oro del rock. Manca la forza dirompente e innovativa che ha sempre fatto la fortuna di questo genere, mancano i gruppi iconici, mancano i capolavori, e mancano soprattutto le canzoni. Sì perché è inutile girarci intorno ma le cosiddette 'hit' sono determinanti in un genere che negli anni ha sempre dimostrato di avere la capacità di rimanere nella memoria collettiva. In poche parole manca la 'trasversalità', la capacità di arrivare a tutti, in particolare alle nuove generazioni.

In questi ultimi anni che cosa ci ha 'regalato' questo genere? Apparte una manciata di canzoni che sono 'rimaste' ("Lonely Boy" a conti fatti resta l'unica vera rock hit di questo decennio), qualche buon album (AM, Wasting Light, Velociraptor, Reflektor, per fare degli esempi), un'interessante scena indie (per la gioia di siti come Pitchfork) e un paio di gruppi di discreto successo (Tame Impala, Alt-J) non vedo molto altro. Questo non vuol dire che non ci siano centinaia di gruppi (e di dischi) validi a giro, ma in superficie non sembra emergere molto, e difatti ne hanno giovato i grandi gruppi delle passate decadi, che hanno rafforzato il loro 'status' e continuano senza molti problemi a fare concerti sold out (Italia compresa), e non parlo solo di mostri sacri come AC/DC e Rolling Stones ma anche di band più giovani come Foo Fighters e Muse. E il fatto che i concerti dei grandi gruppi rock siano ancora molto seguiti è paradossalmente una conferma della crisi che sta vivendo il genere, perché è un chiaro segnale che gli ascoltatori preferiscono guardare al passato glorioso piuttosto che all'incerto presente. In poche parole, si preferisce spendere i propri soldi per vedere una band famosa del passato, nonostante non facciano più album che aggiungano realmente qualcosa alla loro discografia, piuttosto di supportare una band di adesso: a volte mi chiedo quante persone vadano a vedere, che ne so, i Muse o i Depeche Mode per il nome che portano o perché abbiano realizzato un bel disco. Ma questo rintanamento nel passato lo si può vedere anche ogni fine settimana nei vari locali che offrono musica rock: la selezione per i dancefloor è sempre la stessa, con canzoni nella migliore delle ipotesi di almeno cinque anni fa, come se il repertorio (e il pubblico di riferimento) si fosse fermato, alla stregua delle setlist delle feste a tema anni novanta o ottanta.

Oltre a questo, se il rock non se la sta passando bene in questi anni Dieci, dall'altro lato ci sono generi che stanno guadagnando sempre più crediti non solo dagli ascoltatori ma anche dalle riviste specializzate e dai mass media. Parlo di generi come l'elettronica e il rap. Quest'ultimo in particolare è probabilmente il genere simbolo di questa decade perché ha dimostrato di possedere quello che è mancato al rock, e cioè quella forza innovatrice che lo ha allontanato dai pregiudizi e lo ha reso un genere con una varietà tale da poter essere apprezzato sia dal pubblico mainstream che da quello alternativo. Per intendersi, se c'è un Drake o un Kanye West che conquistano le classifiche, c'è anche un Danny Brown o un Earl Sweatshirt che si fanno valere nell'underground.

Ma tornando al titolo di questo articolo: il rock è morto?
Al momento sembra vivere solo nella memoria degli appassionati. In attesa di una nuova resurrezione...

venerdì 13 ottobre 2017

INTERVISTA : FRANCES ALINA ASCIONE


Frances Alina Ascione è nata nel 1992 a Burbank, in California. Dopo essere arrivata, nel 2016, in semifinale a The Voice nel team di Emis Killa e nei sessanta finalisti di Sanremo Giovani 2017, Frances ha iniziato a girare l'Italia nei locali con la sua band. Su Recensoras ci presenta il suo primo singolo "Follia Indolore":

- Ciao! Parlaci del tuo primo singolo "Follia Indolore", da oggi disponibile sui digital store.
Ciao! Follia Indolore è il mio primissimo singolo inedito, di cui sono alquanto entusiasta. E' un brano con cui sono felice di inaugurare quello che spero sia un periodo intenso di produzioni, una nuova fase del mio percorso artistico. Credo rappresenti perfettamente la direzione che sto intraprendendo, è una canzone in cui una bella melodia (che ricorda le canzoni degli anni 60) si unisce a sonorità elettroniche e ad un groove interessante.

- Quali sono i tuoi progetti futuri? "Follia Indolore" farà parte di un tuo futuro album?
Spero di sì! Sto lavorando ad un disco.. piano piano. Voglio che l'album abbia lo stesso sapore di Follia Indolore. Ho un po di cose nel cassetto, abbastanza diverse fra loro, per cui sto cercando quell'elemento che dia una coerenza al tutto. Lo ricerco sopratutto nel sound della produzione.

- Sei arrivata alle semifinali di The Voice nel team di Emis Killa, parlaci di questa esperienza.
The Voice è un'esperienza che ricordo con il sorriso e con affetto. E' stato tutto molto naturale. Non ho mai pensato più di tanto a quello che facevo mentre lo facevo, ho vissuto momenti bellissimi che porterò sempre nel cuore. Ero alquanto scettica prima di iniziare, ma ne sono uscita felice e soddisfatta.

- A proposito di The Voice, credi che di questi tempi partecipare ad un talent sia ancora una tappa obbligatoria se si vuole dare una spinta alla propria carriera nel mondo della musica?
Assolutamente no!! Grazie a Dio!! Come ho detto sono molto felice della mia esperienza in un talent show, ma non ho mai apprezzato in toto il fenomeno del talent. Trovo paradossale questo monopolio del "nuovo" nel panorama musicale di un paese nelle mani di realtà televisive. I talent sicuramente hanno il pregio di dare ad artisti, cantanti e performer opportunità di crescita e visibilità ma è tutto così distorto e pericoloso. Sono felice di constatare che lentamente questo meccanismo si stia esaurendo. La bellezza nasce e si sviluppa in altri luoghi come in studio e nei club.

- Quali sono gli artisti a cui ti ispiri maggiormente?
E' molto difficile rispondere a questa domanda! La lista sarebbe lunga e schizofrenica. Sono molto umorale è sono innamorata della bellezza. Nei vari periodi della mia vita prendo qualcosa da diversi artisti. Dico solo che il mio primo amore da che ho memoria è stata Cyndi Lauper. Non so perché, forse i suoi colori, la sua pazzia... Quando ci siamo trasferiti in Italia, stavamo da mia nonna a Benevento e mio padre ci faceva sentire i suoi vinili. Io ero pazza di "She's So Unusual", avevo 3-4 anni. Indubbiamente mi sono formata come cantante ascoltando le grandi voci della musica Black come Aretha Franklin, Ella Fitzgerald, Marvin Gaye, Nina Simone, Whitney Houston, Tina Turner, Erykah Badu, Amy Winehouse... Ma nel mio background musicale c'è molto di più. Sono cresciuta ascoltando System Of A Down, Linkin Park, Massive Attack, Die Antwoord, Daft Punk... Purtroppo sembrerà una banalità ma amo troppo la musica in generale e, anche grazie a mio padre e mia madre, sono cresciuta ascoltando dal jazz al country, dalla reggae alla musica elettronica. In questo periodo sto apprezzando tantissimo artisti quali Drake, The Weeknd, Coldplay, Kendrick Lamar, Twenty One Pilots, Sia e Adele.

Grazie per la disponibilità! Fai un saluto ai lettori di Recensoras.
Saluto calorosamente tutti i lettori di Recensoras!! Spero che la mia "Follia Indolore" vi piaccia!! Ciao!

mercoledì 20 settembre 2017

MTV20 - VENTI ANNI DI MTV ITALIA


Lo ammetto, sono tra quelli che sono cresciuti con MTV. Quando ero più giovane era il canale che ho seguito di più, e vedere come sia 'ridotto' adesso mi fa un po' di tristezza. Per me MTV in Italia è stata costruita apposta per la mia generazione, quelli nati nella seconda metà degli anni Ottanta: era una rete dinamica e moderna, che usava linguaggi nuovi e proponeva tutto quello che i giovani volevano vedere, dai telefilm ai cartoni animati, dai programmi seri a quelli demenziali, ma soprattutto tanto approfondimento musicale. Un canale nuovo, troppo giovanile e moderno per le generazioni precedenti, e ora poco importante per quelle nuove, abituate agli smartphone e a cercarsi la musica su Youtube e Spotify.

MTV20 è il mio omaggio ai venti anni di un canale che ha inevitabilmente segnato una generazione. Un super speciale suddiviso in tre volumi, con la storia dell'emittente e la classifica dei migliori format italiani ed americani e dei migliori cartoni animati. Il tutto arricchito con le interviste ad alcuni ex conduttori, che ringrazio per la disponibilità, perché hanno reso questo speciale ancora più "speciale".

Di seguito il sommario generale con l'elenco di tutti i capitoli:
(clicca sulle scritte arancioni per accedere ai contenuti)

VOL. 1 - MTV ITALIA

CAPITOLO 1 - Storia di MTV Italia
1.1.1 Storia di Mtv Italia
1.1.2 Mtv Italia oggi: considerazioni e suggerimenti

CAPITOLO 2 - I migliori programmi di MTV Italia
1.2 I venti migliori programmi "storici" di Mtv Italia


VOL. 2 - MTV AMERICA

I migliori programmi di MTV U.S.A.
2.1 Storia di Mtv U.S.A.
2.2 I quindici migliori programmi di Mtv U.S.A.

VOL. 3 - CARTONI ANIMATI

I migliori cartoni animati di MTV
3.1 I dieci migliori cartoni animati di Mtv

MTV20 - VOL. 1.1 : STORIA DI MTV ITALIA


01.01.01 Storia di Mtv Italia

MTV Italia nacque ufficialmente il 1° Settembre del 1997 sotto le frequenze di Rete A, trasmettendo quindi in chiaro, in controtendenza con le altre MTV nazionali che andavano in onda solamente sulla televisione a pagamento. Prima di allora in Italia si poteva vedere MTV Europe, versione europea del canale (quindi completamente in lingua inglese) nata a sua volta nel 1987, che approdò su Tele+3 nel 1995. Inizialmente MTV Italia era un semplice canale-satellite di MTV Europe ma col passare dei mesi videro la luce i primi programmi 'made in Italy' e fecero il loro esordio i primi conduttori italiani. Il primo evento che vide la partecipazione di MTV Italia, e che ne rappresentò l'effettiva nascita, fu il concerto degli U2 a Reggio Emilia il 20 Settembre del 1997, che fu in parte trasmesso in diretta. Durante i primi anni di trasmissione, la programmazione del canale iniziò gradualmente ad arricchirsi di format italiani basati prevalentemente sulla musica: i primi furono Hot, Sonic, So 90's e Select, a cui seguirono, tra il '98 e il '99, Tokusho, Dancefloor Chart, Hitlist Italia, On The Beach, Week In Rock, Kitchen e TRL, solo per citarne alcuni. Inoltre, nel 1998 nacque a Bologna l'MTV Day, un festival gratuito organizzato dal canale per festeggiare il primo anno di attività, diventato negli anni l'evento principale di MTV Italia.

Il primo cambiamento importante avvenne il 1° maggio del 2001 quando MTV Italia si trasferì sulle frequenze di TMC2 abbandonando Rete A, che si trasformò a sua volta in ReteA-VIVA: era la cosiddetta MTV Regeneration. Questa nuova fase si sviluppò in seguito al passaggio dell'emittente sotto il gruppo Telecom Italia, che ne acquisì le quote di maggioranza, mentre le restanti quote rimasero alla Viacom International Media, divisione internazionale della società americana Viacom, proprietaria del canale negli Stati Uniti. Negli anni seguenti MTV allargò la propria programmazione pur mantenendo la sua connotazione tematica, inserendo format extra-musicali (come ad esempio Loveline, Comedy Lab e Very Victoria), programmi americani (The Osbournes, Pimp My Ride), serie tv (Scrubs) ed approdando anche sulla piattaforma satellitare Sky con l'inaugurazione nel 2003 di due nuovi canali, MTV Hits e MTV Brand New, a cui seguirono, nel 2007, i canali MTV Gold e MTV Pulse.

Ma la svolta avvenne nel biennio 2011/2012: MTV Italia diventò un canale generalista, con un palinsesto ampio e non più incentrato sulla musica, omologandosi così alle principali emittenti televisive italiane come le reti Rai e Mediaset. Di conseguenza la programmazione musicale fu spostata su MTV Music (canale 67 del digitale terrestre, nato nel 2010 col nome di MTV+), oltre ai quattro canali presenti su Sky, che nel frattempo subirono manovre di rebranding (Brand New diventò MTV Rocks, mentre Gold e Pulse divennero rispettivamente MTV Classic e MTV Dance). A livello societario, nel 2013 MTV Italia passò completamente alla Viacom International Media, e nel 2015 la stessa Viacom cedette il canale principale (l'8 del digitale terrestre) a Sky Italia, che dunque ne acquisì la gestione. Infine nel 2016, dopo una lunga agonia, il triste epilogo: il canale storico di MTV morì, trasformandosi in TV8, mentre MTV Music venne sostituito dall'emittente VH1 (anch'essa di proprietà del gruppo Viacom). Il marchio MTV di conseguenza scompare definitivamente dalla televisione in chiaro, rimanendo visibile solamente su Sky e quindi diventando un canale totalmente a pagamento.

Il cambiamento più importante di questa svolta generalista ha riguardato il palinsesto, sempre più basato su format americani (programmi e telefilm). Di conseguenza sono scomparsi i format italiani di stampo classico, dallo schema conduttore/studio/pubblico, anche se negli ultimi anni prima del passaggio su Sky, MTV Italia ha comunque prodotto dei format nuovi come Il Testimone di Pif, I Soliti Idioti, Mario di Maccio Capatonda, Spit e qualche pseudo-reality (Ginnaste, Calciatori, Club Privè), ma sono ben lontani dall'essere definiti dei programmi classici. I Soliti Idioti in particolare ha riscosso un enorme successo a livello nazionale, al punto da approdare addirittura sul grande schermo. Inevitabilmente è scomparsa la figura del VJ perché mancando i programmi, di conseguenza sono mancate anche le figure di riferimento che potessero rappresentare il canale. Basti pensare a personaggi che hanno fatto la storia di MTV Italia e che hanno poi avuto un'ottima carriera nel mondo dello spettacolo come Alessandro Cattelan, Victoria Cabello, Camila Raznovich, Daniele Bossari e Francesco Mandelli.

01.01.02 Mtv oggi: considerazioni e suggerimenti

E dopo aver ripercorso le tappe più importanti della sua storia, la domanda è…
Com'è la situazione di MTV Italia oggi, a vent'anni dalla sua nascita?

Perso il canale 8, l'offerta di MTV è rappresentata dai quattro canali su Sky. La programmazione del canale madre (MTV) è piuttosto scarna, con pochi programmi, quasi totalmente format americani o al massimo le loro edizioni italiane. Pochissimi format originali (Riccanza, Prank And The City) ed ovviamente nessun programma dedicato alla musica. Gli altri tre canali sono MTV Music, MTV Hits e MTV Rocks e non offrono altro che video a rotazione, a seconda del genere di riferimento. Inoltre, MTV Hits e MTV Rocks sono canali inglesi e non hanno una versione italiana. Per quanto riguarda il digitale terrestre, l'unico supporto è dato da VH1 che ogni tanto pubblicizza gli eventi e i programmi di MTV. A venti anni di distanza la musica su MTV è quindi relegata nella sola rotazione dei videoclip, e nonostante non si possa più definire un canale musicale, dal 2013 continua ad organizzare gli MTV Awards, manifestazione nella quale vengono premiati i migliori artisti musicali dell'anno, anche se nel 2017 ha cambiato nome in TIM MTV Awards.

E’ innegabile che i tempi cambiano e che bisogna adattarsi di conseguenza, ma credo anche che nel caso di MTV si potesse agire diversamente. Ritengo innanzitutto che sia sbagliato considerarla un'emittente solamente per giovani e che quindi debba inseguire (più che seguire) le esigenze di quel pubblico. La forza di MTV in passato è stata proprio il suo essere in un certo senso trasversale (ovviamente non ai livelli dei canali generalisti), bilanciando una programmazione prevalentemente improntata sugli adolescenti con format che potevano interessare anche ad una fascia d'età maggiore (telefilm, documentari, programmi di approfondimento). In poche parole, credo che molti trentenni di ora continuerebbero a guardare MTV se proponesse dei format più 'adulti' come in passato, ed infatti non è un caso che un programma come Il Testimone sia arrivato all'ottava stagione (la cui prima visione è stata però trasmessa su TV8).

Ma oltre a questo, MTV avrebbe potuto rinnovarsi sfruttando i limiti della fruizione di musica via Internet, riempiendo gli spazi lasciati vuoti dalla rete. Ad esempio, ai giorni d'oggi tutti possono cercare ed ascoltare la propria musica preferita, ma non tutti sono in grado di cercare musica nuova, un po' per pigrizia ed un po' per disinteresse, ed i vari siti di streaming possono aiutare nella ricerca ma fino ad un certo punto, considerato anche che manca completamente l'impatto visivo dovuto dai videoclip, che nonostante si sia ridimensionato rimane comunque importante. L'emittente musicale quindi, oltre che proporre i soliti video a rotazione random che ormai fungono da semplice sottofondo per le attività quotidiane, potrebbe tornare nuovamente di interesse se si dedicasse alla vera scoperta musicale, cioè se si occupasse di creare delle rubriche più specifiche, occupandosi quindi di quella fase di ricerca che spesso l'utente, per un motivo o per un altro, non fa, magari stimolandolo ad appassionarsi ad un determinato genere o gruppo musicale.

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- MTV20 VOL. 1.2 : I migliori programmi di MTV Italia
- MTV20 VOL. 1.3 : Il punto di vista dei protagonisti
- MTV20 VOL. 2 : I migliori programmi di MTV America
- MTV20 VOL. 3 : I migliori cartoni animati di MTV

MTV20 - VOL. 1.2 : I MIGLIORI PROGRAMMI DI MTV ITALIA


01.02 I venti migliori programmi "storici" di Mtv Italia

Ed ora veniamo alla mia personale (e sottolineo personale) classifica dei venti migliori programmi storici di MTV Italia. L'idea della classifica e non del semplice elenco nasce come una sorta di omaggio, considerato che stiamo parlando di un'emittente che ha fatto la sua fortuna anche grazie ai suoi numerosi programmi di classifiche. Premetto che, siccome non tutti sono format italiani effettivamente nati in Italia, ho preferito dare più risalto ai format italiani al 100%:

20. Lazarus
In onda nel 2008, si trattava di un documentario condotto da Alessandro Cattelan e Francesco Mandelli, nel quale venivano visitati i luoghi dove sono vissuti alcuni grandi personaggi della musica e dello spettacolo morti prematuramente, come ad esempio Kurt Cobain e Jim Morrison. Per fare ciò, il programma è stato girato interamente negli Stati Uniti, toccando otto città (Seattle, Portland, San Francisco, Los Angeles, Las Vegas, Memphis, Nashville e New York).

19. MTV Playground
In onda dal 2004 al 2007, tutti i pomeriggi dal lunedì al sabato. Era un programma estremamente semplice, nel quale venivano trasmessi a rotazione i video musicali del periodo. Oltre a questo venivano trasmessi anche gli sms che i telespettatori inviavano durante la puntata. Il programma aveva un vj virtuale dal nome Elvis, che ogni giorno proponeva un tema diverso come spunto per scrivere nuovi messaggi. L'idea di MTV Playground era quindi quella di coinvolgere il pubblico creando delle conversazioni tra i telespettatori senza tralasciare l'aspetto musicale.

18. Dancefloor Chart
In onda dal 1998 al 2004 ogni giovedì alle 14 e alle 20, era il programma di MTV dedicato esclusivamente alla musica dance. Era un format basato sulla classifica delle migliori dieci (poi diventate venti) canzoni 'da club' (quindi elettronica, techno, house ed altri generi affini) e i primi a condurlo furono Daniele Bossari e le Kris & Kris. Dancefloor Chart però non è stato un format italiano, infatti è nato nel 1997 come programma di MTV Europe.

17. Very Victoria
 
In onda in fascia serale dal 2005 al 2008 e condotto da Victoria Cabello, è stato l'unico vero talk show di MTV Italia: durante il programma infatti veniva intervistato un ospite, solitamente del mondo dello spettacolo italiano. La prima stagione fu trasmessa in prima serata ogni mercoledì, e successivamente il format fu spostato in seconda serata per tre sere a settimana. Altri protagonisti, oltre a Victoria, erano la conduttrice radiofonica Marisa Passera e i due valletti Loris e Andreas. Nel 2009 lo show si è trasferito su La7 cambiando il nome in Victor Victoria.

16. Hitlist Italia 
In onda dal 1998 al 2011, era un programma settimanale incentrato sulla classifica degli album e dei singoli più venduti in Italia. Ha avuto vari conduttori (da Giorgia Surina fino a Valentina Correani) e vari stili di studio (ad esempio, nel periodo 2001/2002 lo studio ricordava l'interno di una casa), ma non c'era il pubblico. Oltre ai video delle canzoni più vendute del periodo venivano trasmessi anche video delle hit del passato con la rubrica "Video Story". Inoltre, il programma aveva una versione 'deluxe', Hitlist Italia +, che andava in onda il sabato in prima serata. Come Dancefloor Chart, nemmeno Hitlist Italia è nato come format puramente italiano, infatti esistono anche altre versioni nazionali come ad esempio Hitlist UK e Hitlist Germany.

15. MTV On The Beach
Programma estivo in onda dal 1998 al 2004 nel quale i vj (tra cui Daniele Bossari, Marco Maccarini e le Kris & Kris) visitavano le località di mare italiane ed internazionali più in voga tra i giovani, con interviste alle persone e attività in spiaggia, e tra una chiacchierata e l'altra venivano trasmessi i video musicali del momento. L'edizione del 2000 fu ambientata in California e in Messico, mentre quella del 2001 ad Ibiza.

14. MTV Bathroom
 
E' una sitcom demenziale del 2005 con protagonisti Francesco "Nongio" Mandelli e Fabrizio Biggio. Questa sitcom era ambientata nel bagno di un bar (il cui proprietario era interpretato da Biggio), nel quale abitava Pieraldo Chimenti (interpretato da Mandelli). Prevalentemente si trattava di sketch assurdi, come dimostra il fatto che Pieraldo dormiva in un letto attaccato al muro e aveva un pesciolino rosso parlante.

13. Loveline
In onda dal 2001 al 2010 in seconda serata. Condotto da Camila Raznovich (tranne l'ultima stagione, presentata da Angela Rafanelli), è stato un programma a suo modo rivoluzionario per la televisione italiana perché trattava tematiche sessuali senza tabù e in maniera seria e tecnica, grazie all'aiuto di un sessuologo che rispondeva alle domande del pubblico in studio e alle curiosità dei telespettatori. Altro ospite fisso era Filippo Nardi, ex concorrente del Grande Fratello. Loveline negli Stati Uniti esisteva già da molti anni quindi si tratta di un altro format americano importato poi anche in Italia.

12. Sonic / Supersonic
 
In onda dal 1997, Sonic è stato il primo format di MTV Italia. Condotto da Enrico Silvestrin ed ambientato negli studi di Milano, è stato il programma di MTV Italia dedicato alla musica live: infatti in ogni puntata un gruppo italiano o internazionale si esibiva davanti ad un piccolo pubblico, con tanto di intervista. Nel 2000 il format cambiò nome in Supersonic, con un nuovo studio (sempre a Milano) ma capitanato sempre da Silvestrin, e andava in onda il venerdì in prima serata. Il programma ha ospitato importanti artisti italiani come ad esempio Elisa, Tiziano Ferro, Litfiba e Verdena ma anche grandi gruppi internazionali come Green Day, Oasis, Muse, Blur e Incubus.

11. TRL - Total Request Live
  
In onda dal 1999 al 2010 in fascia pomeridiana dal lunedì al venerdì, è stato uno dei programmi più popolari di MTV grazie alla sua classifica dei video più votati dai telespettatori e ai numerosi ospiti in studio. Ha avuto vari conduttori (i primi furono Marco Maccarini e Giorgia Surina, che condussero il programma fino al 2002), alcuni dei quali non erano nemmeno veri e propri vj (Elena Santarelli e Elisabetta Canalis). Lo show veniva trasmesso da Milano, anche se dal 2002 in poi ha iniziato ad essere itinerante soprattutto durante il periodo estivo, toccando molte città italiane (come ad esempio Roma, Firenze e Napoli). Nel 2006 inoltre nacquero i TRL Awards, manifestazione che premiava gli artisti più popolari tra quelli trasmessi dal programma. TRL però è un format americano nato nel 1998, anche se ci fu un legame importante tra le due edizioni: infatti il TRL italiano fu la prima versione internazionale del programma dopo quella statunitense, ed inoltre continuò ad andare in onda anche dopo la chiusura del format originale, avvenuta nel 2008 (cioè due anni prima della fine dell'edizione italiana).

10. MTV Select
E' un programma storico di MTV Italia durato dal 1997 al 2004, in onda in fascia pomeridiana. Si basava sulla selezione di video musicali tramite richieste via telefono o mail. Oltre a trasmettere video musicali (le cui anteprime, inizialmente, scorrevano sulla parte sinistra dello schermo), venivano ospitati ed intervistati artisti italiani e internazionali. E' stato condotto da molti grandi vj della rete (ad esempio Victoria Cabello, Daniele Bossari, Marco Maccarini, ma anche Paolo Ruffini) e le prime edizioni del programma furono trasmesse da Londra, poi dal 2000 lo show andò in onda dagli studi di Milano. Nel fine settimana il programma non andava in onda ma veniva sostituito da Top Selection, ovvero la classifica dei brani più selezionati durante la settimana. Come Hitlist Italia, nemmeno Select si può definire un vero format italiano visto che nacque su MTV Europe nel 1997 ed è stato lanciato sia in Germania che nel Regno Unito.

09. MTV Your Noise
In onda dal 2007 al 2008 in fascia pomeridiana (dalle 18 alle 19) e condotto da Carlo Pastore. Era un programma a tema musicale dove, oltre alla consueta trasmissione dei videoclip, si potevano vedere interviste e piccole esibizioni live in studio di artisti del panorama mainstream ed emergente. Sono state realizzate due edizioni: nella prima, andata in onda nella prima metà del 2007, il format si chiamava Our Noise, mentre nella seconda, durata fino ad Aprile 2008, il nome fu cambiato in Your Noise. La forza del programma era il suo voler essere 'moderno': dallo stile essenziale dello studio alla possibilità per i telespettatori di interagire col conduttore. MTV Your Noise grazie al suo tocco alternativo e moderno è stato uno dei programmi musicali pomeridiani più interessanti di MTV Italia.

08. Avere Ventanni
In onda dal 2004 al 2007, era un programma serale documentaristico condotto ed ideato da Massimo Coppola. Lo scopo era quello di mostrare i giovani italiani e le piccole realtà in cui essi erano coinvolti. Furono realizzate quattro stagioni, l'ultima delle quali fu trasmessa da La7 nel 2007, per un totale di sessanta puntate. Lo ritengo uno degli ultimi grandi programmi della vecchia MTV Italia, perché è riuscito a raccontare una parte del nostro paese tramite le testimonianze e le storie della gioventù di quel periodo. L'esperienza di Avere Ventanni è stata poi racchiusa in un cofanetto uscito nel 2010, contenente un libro e tutte le puntate in dvd. Nota di merito per la sigla, rappresentata da "Lenght Of Love" degli Interpol.

07. Ca'volo
   
In onda dal 2001 al 2002 prevalentemente in seconda serata e condotto da Fabio Volo. Il programma era ambientato in un appartamento, nel quale era presente solamente Fabio insieme al cameraman Ivo. Era un programma molto 'tranquillo' dove i telespettatori potevano chiamare in diretta ed interagire col conduttore. Negli anni successivi Volo condusse altri programmi sulla falsa riga di Ca'volo, come Coyote del 2003, Italo Spagnolo del 2006, Italo Francese del 2007 e Italo Americano del 2008.

06. MTV Trip
Durato dal 2000 al 2002, con protagonisti Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu. MTV Trip non era altro che una serie di sketch di Luca e Paolo, che andavano in giro per l'Italia (e non solo) su un carro funebre. Si trattava quindi di un format on the road molto divertente nella sua semplicità. Il programma successivamente fu limitato ad una fascia oraria di soli dieci minuti. Per fortuna tutti i 23 episodi della prima stagione sono disponibili in streaming sul sito di Mtv.

05. Videoclash
Programma pomeridiano in onda nel biennio 2001-2002 e condotto da Francesco Mandelli. Lo scopo del programma era quello di creare delle sfide tra video musicali, che venivano votati tramite sms dai telespettatori: il video vincitore ovviamente veniva trasmesso. Visto il tema della sfida, sia le grafiche che lo studio erano in stile kung fu giapponese. Oltre a ciò, durante la puntata Mandelli ideava dei piccoli sketch demenziali (da cui probabilmente si è ispirato per fare qualche anno dopo I Soliti Idioti).

04. Kitchen
In onda tra il 1999 e il 2001, fu uno dei primi format di successo di MTV Italia. Condotto da Andrea Pezzi e ambientato in uno studio-cucina nel quale venivano intervistati degli ospiti del mondo della musica e dello spettacolo mentre cucinavano. Ad accompagnare Pezzi, in studio c'era anche il cantautore Mao che realizzava dei piccoli 'momenti' di voce e chitarra, mantenendo così la connotazione musicale tipica di MTV nei primi anni. Ora i programmi di cucina possono sembrare una cosa normale, ma a quei tempi era qualcosa di molto innovativo per il panorama televisivo italiano. Kitchen è stato anche il primo (e forse l'unico) format italiano ad essere stato esportato all’estero, infatti ne esiste anche una versione tedesca.

03. Brand:New
Un altro programma storico di MTV, il più longevo insieme a TRL e Hitlist Italia. In onda dal 1999 al 2010 in seconda serata (mezzanotte e mezza circa), ha ospitato vari vj (Enrico Silvestrin, Paola Maugeri, oltre agli 'esterni' Alex Infascelli e Marco Cocci) ma la conduzione che lasciò più il segno fu quella di Massimo Coppola. Era il programma alternativo di MTV Italia sia come selezione musicale, perché venivano trasmessi i videoclip di artisti che non passavano durante la programmazione pomeridiana, sia come stile di conduzione, mirato ad un target di pubblico un po' più adulto. Caratteristico era anche lo studio verde, dal sapore minimale (l'unico elemento di arredo era rappresentato da una poltrona rossa), oltre al 'cinguettio' di sottofondo che accompagnava i racconti del presentatore di turno. Inoltre, nel 2002 è anche uscito un libro in cui sono state raccolte le migliori 'storie' raccontate nel programma durante la conduzione di Coppola. Il format però non è nato in Italia, ma è una produzione di MTV Europe.

02. MTV Mad
  
Programma demenziale in onda dal 2000 al 2002 con protagonista Gip, coadiuvato da Francesco Mandelli e Fabrizio Biggio. Furono realizzate tre edizioni: le prime due erano solamente sketch stupidi e candid camera di Gip, mentre nella terza edizione gli sketch vennero alternati ad un vero e proprio show in studio. A proposito dello studio, era rosa e con dei giganti peli finti attaccati alle pareti laterali, sui quali erano 'incastrate' delle persone. Grazie alla sua estrema demenzialità (difficile da riproporre nella tv di oggi), MTV Mad è stato il miglior format demenziale di MTV, e tra i migliori in assoluto nel panorama italiano.

01. Pavlov
Una scelta piuttosto insolita, visto che si tratta di un programma che probabilmente in pochi ricordano e che è durato veramente poco, infatti andò in onda in seconda serata, ogni lunedì, dal novembre del 2003 fino ai primi mesi del 2004. Pavlov era un finto reality show con protagonista Massimo Coppola. Durante il programma, Coppola (accompagnato dal suo cane Pavlov) veniva osservato, tramite telecamere nascoste, all'interno del proprio monolocale da presunti scienziati che ne testavano le reazioni di fronte ad eventi programmati a sua insaputa. Pavlov altro non era che un anti-reality, un programma di critica verso l'imperversare dei reality show di quel periodo: nella prima metà degli anni Duemila il genere era letteralmente esploso nella cultura televisiva italiana, al punto da arrivare presto ad un livello di sovraesposizione tale da raggiungere presto una fase di rigetto. Anche le caratteristiche del reality in questo programma sono diverse dal solito, infatti il protagonista era costantemente informato su tutto quello che succedeva all'esterno e non c'erano nomination o confessionali. Altro aspetto importante è che non mancava il tema musicale, infatti durante le puntate venivano trasmessi video musicali. Pavlov per me è il migliore format di MTV Italia perché era un programma non banale, non per tutti, critico, ben fatto e con una buona unione di 'fiction' e musica. E poi la sigla... "Spirit Fingers" di Four Tet. Tanta roba.

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- MTV20 VOL. 1.3 : Il punto di vista dei protagonisti
- MTV20 VOL. 2 : I migliori programmi di MTV America
- MTV20 VOL. 3 : I migliori cartoni animati di MTV

MTV20 - VOL. 1.3 : INTERVISTA A CARLO PASTORE


01.03 Approfondimento: il punto di vista dei protagonisti

Ma c'è dell'altro. Dopo i cenni cenni storici e la classifica dei programmi, ho pensato di inserire un approfondimento dedicato a chi ha vissuto dall'interno l'esperienza di MTV Italia. Quindi tra il 2016 e il 2017 ho raccolto le opinioni di cinque ex vj, che ho avuto l'onore di intervistare e che ringrazio vivamente per la disponibilità. Il loro contributo è stato molto importante per avere un quadro più ampio di cosa era MTV.

01.03.01 Carlo Pastore


Il primo che ha accettato di rispondere alle mie domande è stato Carlo Pastore. Ha lavorato ad MTV dal 2007 al 2009, conducendo Our Noise/Your Noise e TRL in coppia con Elena Santarelli. Prima è stato caporedattore del web-magazine Rockit e direttore artistico del celebre MI AMI Festival. Dopo l'esperienza di MTV ha partecipato alla terza e quarta edizione di X Factor e dal 2010 conduce il programma radiofonico Babylon su Radio2. Nel 2016 è tornato sul piccolo schermo con Credits, format ideato e condotto da lui stesso, la cui prima puntata è andata in onda sul canale Nove, per poi proseguire nel 2017 su Real Time.

- Dal 2007 al 2009 sei stato uno dei VJ di MTV Italia, hai condotto programmi storici come TRL e Hitlist Italia ma il tuo programma più rappresentativo è stato indubbiamente Our Noise/Your Noise, che ritengo uno dei migliori format musicali pomeridiani della rete. Infatti per essere un programma musicale aveva un tocco moderno ed alternativo che lo rendeva particolare all'interno della programmazione pomeridiana di MTV. L'esperienza di Your Noise è durata un paio di anni, sinceramente non so nemmeno per quale motivo fu chiuso. Che ricordo hai dell'esperienza di Your Noise? Da cosa è nata l'idea (o l'esigenza) di fare quel programma?

Ti ringrazio per considerarlo “indubbiamente” il più rappresentativo. In effetti anche per me è così, soprattutto a livello emotivo personale, perché fu il primo programma in assoluto mai fatto in TV, il mio debutto, con tutto quello che ne può conseguire. Ero un adolescente di provincia con una super fotta, passavo gran parte dei miei pomeriggi occupandomi di Rockit.it e con la televisione accesa su Mtv. Dopo essermi trasferito a Milano con la scusa di studiare all’università ma in realtà proprio per occuparmi seriamente di Rockit.it, ecco che dopo neanche due anni arriva la chiamata di Mtv. Era praticamente come entrare dentro tutti i miei pomeriggi scolastici, ma con il ruolo del protagonista. Perdipiù senza dover modificare una sola nota del mio repertorio musicale, perché nei giorni dell’esplosione di quelli che ascoltavo io (Arcade Fire, Strokes, Arctic Monkeys, Libertines, LCD Soundsystem e Justice, giusto per fare qualche nome), Our Noise avrebbe avuto il compito di portarli al centro del pomeriggio. In più, avevamo diritto a sperimentare e divertirci. Un sogno praticamente, infatti è durato pochissimo.

- La situazione di MTV Italia è nota a tutti. Con la svolta generalista ha perso la sua caratteristica principale, cioè quella di essere un canale dedicato prevalentemente alla musica. Questo cambiamento ha portato alla monopolizzazione del palinsesto con programmi importati dagli Stati Uniti e alla scomparsa di format italiani classici, quelli basati sulla struttura presentatore/studio/pubblico/ospiti nella quale rientrava anche Your Noise. Anche nella tv italiana in generale si avverte questo cambiamento, anche se non in maniera così radicale come successo su MTV. Pensi che questo cambiamento (e questa "crisi") fosse inevitabile perchè i tempi cambiano, o pensi che si potesse fare qualcosa per mantenere MTV come canale musicale, originale, moderno e giovanile anche nei tempi odierni?

Premetto che non sono un esperto e parlo solo di ciò che so e di cui ho avuto esperienza. MTV Italia si è adeguata alle direttive del suo editore mondiale dopo aver vissuto una sorta di unicum per molti anni: era l'unica Mtv in chiaro nel mondo. C'è stato un periodo in cui andava di moda parlare della teoria della coda lunga, di come ci sarebbe stato spazio per contenuti non solo massificati o massificanti. E' durato poco. Ora si è tornati ad una sorta di dittatura della media, intesa come scienza probabile di ciò che può piacere a più gente o dare fastidio a meno persone. E’ molto complicato portare la musica in TV. La gente cerca talvolta compagnia e talvolta storie, in generale non vuole sbattimenti. La crisi di Mtv è nata con la crisi del videoclip come contenuto esclusivo, una crisi che credo abbiano sottovalutato, inserita in un completo cambiamento dell'offerta televisiva a cui eravamo abituati (non c'erano digitale terrestre e pay TV). Si poteva sicuramente dare alla musica una chance in più, cioè capire che – ad esempio – per documentari e contenuti ben scritti c’è sempre spazio in generale nel mondo. Anzi ce n’è bisogno, come penso possa dimostrare Credits, il format che ho scritto e condotto la cui prima puntata dedicata a “Bollicine” di Vasco è andata in onda sul NOVE qualche settimana fa [Giugno 2016, ndr] con ottimi risultati. Ho letto recentemente un’intervista a Luca De Gennaro che può rispondere molto meglio a questa tua domanda, nella quale introducendo Vh1 in Italia parla proprio di tutto questo. Dobbiamo continuare a raccontare ciò che amiamo, e ricordarci che nessuno spazio va dato per scontato mai.

- Immagino che per te MTV abbia rappresentato un'esperienza importante, positiva o negativa che sia. Vedendola da "interno", come è stato lavorare per MTV in quel periodo? Avevi la sensazione di far parte di qualcosa che, nel bene o nel male, ha in parte rivoluzionato la televisione italiana e le abitudini di un'intera generazione?

E' stata sicuramente un'esperienza importante, un super giro in giostra, credo irripetibile. MTV di quel periodo – io ci ho lavorato solo dal 2007 al 2009, ricordiamolo, cioè gli anni in cui il canale abbandonava la sua dimensione prettamente musicale per diventare un vero e proprio generalista giovanile sul modello diciamo di Italia1 – aveva un non so che di speciale, una sorta di ponte coloratissimo con il mondo intero, l'iper presente, la realtà più come la volevano i nostri sensi che come fosse davvero. I pionieri di quello stile vennero dieci anni prima di me e io in maniera alquanto naturale iniziai a fare la TV come avevo visto da loro, sebbene portando le mie caratteristiche, che nascevano dalla mia sensibilità e da anni di esperienza nel web: evitare le pagliacciate e cercare di mettere la curiosità al centro di tutto, mantenendo sempre la ricerca musicale come mio radar. Credo che quella Mtv, più che rivoluzionare la TV italiana, che perlomeno nella sua veste più generalista è abbastanza la solita di sempre, la sorprese da dietro, affermandosi come key player con un lavoro di marketing e branding pazzesco. Non a caso, oggi, i dirigenti di Mtv sono la vera e propria nuova classe dirigente, nei posti chiave della Rai e in altre importanti realtà televisive. A vederla così, in effetti, è una rivoluzione riuscita, perché ha permesso di prendere il potere.

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Le altre interviste:
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MTV20 - VOL. 1.3 : INTERVISTA A FABRIZIO BIGGIO


01.03.02 Fabrizio Biggio


Il secondo intervistato è Fabrizio Biggio. Per anni è stato, insieme a Francesco Mandelli, il volto comico di MTV Italia. Tra il 2000 e il 2005 ha partecipato a MTV Mad, MTV Bathroom, Select, Hitlist Italia e Pets Show, ma la svolta è arrivata con I Soliti Idioti, sitcom demenziale nata nel 2009, dalla quale sono stati realizzati due film (nel 2011 e nel 2012). Nel 2015 ha partecipato al festival di San Remo come concorrente (sempre insieme a Mandelli) e nel 2016 ha condotto il programma Stracult su Rai 2.

- Per anni hai rappresentato il lato comico di MTV Italia, anche se hai avuto modo di condurre pure programmi di altro genere (es. Select, Hitlist Italia). Cosa ci puoi raccontare della tua esperienza a MTV? Per quanto riguarda il lato comico, pensi che MTV abbia avuto una marcia in più rispetto ad altri canali televisivi italiani a livello di stile, originalità e libertà di espressione?

Sì Mtv aveva una marcia in più ed era l'esclusività. Nel senso che su MTV potevi trovare volti e programmi che non trovavi da nessun'altra parte. Era l'unico canale dove si sperimentava veramente, dove si prendevano persone anche senza esperienza e le si mettevano in onda. La sua forza era proprio quella secondo me. Avevamo la massima libertà di "provare" cose nuove, nuove idee. Non avevamo nessun filtro. Quello che scrivevamo andava in onda! Adesso non c'è più questo coraggio. Si prendono solo i format che hanno funzionato all'estero, ed è un peccato.

- Su MTV hai lavorato spesso in coppia con Francesco Mandelli, fino ad arrivare all'enorme successo de I Soliti Idioti. Il vostro esordio come duo comico su MTV risale al 2000 col programma MTV Mad, un format comico/demenziale condotto da Gip che alternava show in studio a sketch e candid camera divertenti anche se spesso provocatorie e 'al limite'. Furono realizzate tre stagioni e, se non ricordo male, nella terza il programma assunse una connotazione maggiormente da "show" dandovi ancora più spazio. Che ricordo hai di quel programma? Pensi che sia figlio dei suoi tempi e sia impossibile riproporlo nella televisione di oggi?

Mtv Mad è stato un periodo fantastico. A parte l'aver incontrato Francesco col quale sul set è subito stato l'idillio fin dalla prima volta, abbiamo avuto la possibilità di fare quello che oggi i ragazzi possono fare solo su Youtube e di farlo in televisione. E' stata la nostra gavetta, ci siamo fatti le ossa. Adesso non esistono più quegli spazi in tv. Ai tempi Youtube non esisteva ovviamente e se volevi fare qualcosa scrivevi ad Mtv. La rete aveva voglia di realizzare prodotti diversi e provocatori e noi avevamo quella stessa voglia. La libertà secondo me alla fine premia sempre. Certo non tutto quello che abbiamo messo in onda era degno di esserlo (ahahah) ma era un programma vero e genuino. Onesto, direi. Ci siamo divertiti molto, senza pensare a tutte quelle cose che rovinano la tv: l'audience e i soldi. E non c'era Twitter dove la gente poteva, volendo, insultarci. In redazione arrivavano le letterine cartacee. Bei tempi!

- Dopo MTV Mad, nel 2004/2005 sei tornato a collaborare con Mandelli per un altro programma comico, MTV Bathroom: una sit-com assurda ambientata nel bagno di un bar, nel quale viveva Pieraldo Chimenti, interpretato da Mandelli, mentre tu interpretavi il proprietario del bar stesso. Da cosa nacque l'idea di realizzare un programma del genere?

L'idea venne per raccontare il disagio di chi non sopporta più di vivere in un mondo come quello che abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni. E ci piaceva l'idea che un uomo potesse realmente vivere nel bagno di un bar, dove riusciva a non avere più contatti con l'esterno, che tanto fa soffrire. Unico contatto col mondo era il barista, che però, essendo parte di quel mondo, si approfittava malamente del povero Pieraldo. Con quel programma abbiamo cominciato a scrivere anche le canzonette, recuperando le origini del cabaret, che nasce proprio con la "canzoncina". Sarebbe bello se Mtv, invece di mandare in onda solo programmi americani sottotitolati, rimandasse in onda questo! Chissà cosa ne direbbero oggi sui social!

- Tra MTV Mad, MTV Bathroom e I Soliti Idioti, di quale programma hai il ricordo migliore o comunque ritieni in un certo senso il tuo "preferito"?

Be'... I Soliti Idioti ovviamente. E' stato il frutto di tutto il lavoro e l'esperienza precedente. Abbiamo lavorato come matti per realizzarlo, tra mille dubbi. Non avevamo idea se potesse funzionare e nemmeno se facesse ridere. Ma siamo andati avanti perché avevamo qualcosa da raccontare e volevamo fortissimamente raccontarla: l'Italia.

- Nel mio articolo ho stilato una classifica dei migliori format storici italiani (e non) di MTV, tra cui ci sono anche MTV Mad e Bathroom. In generale, quali sono stati i tuoi programmi preferiti di MTV?

Oltre ai nostri programmi, c'è stato Loveline che mi ha dato molte soddisfazioni. All'interno del programma facevo un cartoon di educazione sessuale che si chiamava "Le avventurine di Pene e Vagina", che mi ha dato molte soddisfazioni.

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VOL. 2 I migliori programmi di MTV America
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MTV20 - VOL. 1.3 : INTERVISTA A ANDREA PEZZI


01.03.03 Andrea Pezzi


Il terzo intervistato è Andrea Pezzi. Vj storico di MTV, ha vissuto tutta la prima fase della rete, dal 1997 al 2001, ideando programmi come Hot, Tokusho, Sushi, Bradipo ma soprattutto Kitchen. Dopo alcune esperienze in Rai e Mediaset ha abbandonato la televisione per dedicarsi all'imprenditoria digitale: nel 2006 promosse la media company OVO con l'intento di creare una grande video-enciclopedia e nel 2014 ha fondato la piattaforma tecnologica TheOutplay.

- Sei stato uno dei primi volti di MTV Italia e quindi hai vissuto le prime fasi del canale. Cosa ti ricordi di quell'MTV? Com'era lavorare per un canale così nuovo e fresco nel contesto televisivo italiano della seconda metà degli anni Novanta?

Ricordo in particolare la assenza totale di struttura. La libertà prodotta dallo stato nascente di un progetto che consentiva a tutti di creare e mettere a terra facilmente le proprie idee.

- Il tuo programma più noto su MTV è stato Kitchen. Un format innovativo per quei tempi, se non un vero e proprio precursore di un certo modo di fare televisione oggi. Che ricordo hai dell'esperienza di Kitchen? Molti lo definiscono un programma cult, sei d'accordo?

Kitchen è certamente una pietra miliare della televisione italiana. E’ anche il solo format di MTV Italia che è stato venduto e replicato con successo all’estero. Mi è piaciuto farlo perché penso che intervistare qualcuno mentre fa qualcosa di concreto consente di esplorare molti livelli di interpretazione nel personaggio stesso.

- Su MTV hai condotto anche altri programmi oltre a Kitchen: Hot, Tokusho, Sushi/Sashimi, Tiziana e Bradipo. In generale qual'è il programma a cui ti senti più affezionato tra quelli che hai realizzato per MTV?

Certamente Sushi. E’ stato il primo esperimento di fiction contaminata con un talkshow.

- La situazione di MTV Italia è nota a tutti. In un'intervista hai affermato di aver lasciato MTV perchè non condividevi la linea che stava per intraprendere, e parliamo del 2001 se non sbaglio, quindi molto prima della deriva generalista degli ultimi anni. Pensi che questo cambiamento (e questa "crisi") fosse inevitabile perchè i tempi cambiano, o pensi che si potesse fare qualcosa per mantenere MTV come canale musicale originale, moderno e giovanile anche nei tempi odierni?

MTV poteva certamente diventare altro… evolversi con i cambiamenti del tempo. Su questo non ci sono dubbi.

- Nel mio articolo ho stilato una classifica dei migliori format italiani della storia di MTV, tra cui c'è anche Kitchen. Quali sono stati i tuoi programmi preferiti di MTV?

Può sembrare snob ma non conosco bene gli altri programmi. Ho un buon ricordo di un programma che faceva Coppola: “AVERE VENT’ANNI”. Qualcosa di divertente penso lo abbia fatto anche Fabio Volo e pure Viky aveva un bel format negli ultimi anni della sua esperienza MTV.

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MTV20 - VOL. 1.3 : INTERVISTA A MAO

01.03.04 Mao


Il quarto intervistato è Mauro Gurlino in arte Mao. Dal 1997 al 2000, insieme ad Andrea Pezzi, ha condotto Hot, Tokusho, Tiziana e Kitchen. In quest'ultimo programma realizzava dei piccoli 'momenti' di voce e chitarra acustica. Mao infatti è un musicista più che un vj, e negli anni ha realizzato sei album (due con la sua ex band e quattro da solista) e ad oggi gestisce uno studio di registrazione a Torino.

- Sei stato uno dei primi volti di MTV Italia e quindi hai vissuto le prime fasi del canale. Cosa ti ricordi di quell’MTV? Com’era lavorare per un canale così nuovo e fresco nel contesto televisivo italiano della seconda metà degli anni Novanta?

È stata un’esperienza esaltante. Sembrava tutto nuovo e al tempo stesso familiare, non so se riesco a rendere l’idea. Un po' come lavorare in una tv che non era una tv.

- Uno dei programmi storici di MTV Italia è stato Kitchen, che hai co-condotto insieme ad Andrea Pezzi. Il tuo ruolo era abbastanza “atipico” visto che, in quanto artista, realizzavi dei piccoli interludi di chitarra e voce, mantenendo così la connotazione musicale tipica del canale. Che ricordo hai dell'esperienza di Kitchen? Sei d’accordo nel definirlo uno dei programmi più importanti di MTV Italia?

Ricordo che non avevamo un copione e neanche una vera e propria scaletta. Volevamo che rimanesse come le chiacchierate che si fanno tra gente che “si piglia”. Andrea ha un talento pazzesco nell’individuare quella che potremmo definire impropriamente “la psicologia di una persona o di una situazione”, nel senso che era bravo a trovare dei punti critici e affrontarli con l’interlocutore in maniera schietta. Adesso lo so che a qualcuno potrò sembrare megalomane, ma Kitchen credo sia stato uno dei programmi più importanti di MTV, nel senso che ha aperto la strada a tutto il filone di cucina in tv fino a Master Chef... ahimè.

- Sempre insieme ad Andrea Pezzi, nel 1999 avete realizzato la mini sit-com Tiziana. Com’è nata l’idea di realizzare quel format? Cosa puoi raccontare a riguardo?

Per quanto riguarda Tiziana ci chiesero di fare delle pillole di carattere comico-onirico, che dovevano andare in onda durante il palinsesto estivo come una sorta di carosello. Quindi siamo partiti, credo fosse il mese di giugno, per la Costa Smeralda con una mini troupe, per fare dei mini film. Si sparse la voce e la cosa divenne parecchio conviviale tant’è che nelle clip compaiono da Morgan a Benedetta Mazzini. Forse non è stato uno dei nostri programmi più riusciti, ma sicuramente una delle cose più interessanti che ho fatto. Col senno di poi abbiamo avuto l’occasione di sperimentare il formato che con l’avvento di YouTube è diventato quasi lo standard per i giovani videomaker.

- La situazione di MTV Italia è nota a tutti. Con la svolta generalista ha perso la sua caratteristica principale, cioè quella di essere un canale dedicato prevalentemente alla musica. Questo cambiamento ha portato alla monopolizzazione del palinsesto con programmi importati dagli Stati Uniti e alla scomparsa di format italiani classici, quelli basati sulla struttura presentatore/studio/pubblico/ospiti. Pensi che questo cambiamento fosse inevitabile perché i tempi cambiano, o pensi che si potesse fare qualcosa per mantenere MTV come canale musicale originale, moderno e giovanile anche nei tempi odierni?

Credo che MTV Italia fosse progettata come una finestra che si è aperta per un determinato periodo sul nostro territorio. Non dimentichiamo che quella italiana è stata un’esperienza unica, perché negli altri paesi MTV era a pagamento. In sostanza è come se avesse “aggiornato” il linguaggio televisivo nostrano e preparato il pubblico a quella rivoluzione che qualche anno dopo sono stati YouTube e più in generale il fenomeno dei social network.

- Nel mio articolo ho stilato una classifica dei migliori format italiani della storia di MTV, tra cui c’è anche Kitchen. Quali sono stati i tuoi programmi preferiti di MTV?

Il mio programma preferito è Hot. C'era un fish-eye che riprendeva uno spazio bianco. Il massimo con il minimo... e poi la mia avventura a MTV è cominciata proprio come ospite di quel programma!

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