Luca Bassanese è un cantautore vicentino attivo ormai da più di dieci anni. Vincitore nel 2015 della Targa MEI come miglior artista di musica popolare, si contraddistingue per il suo impegno civile.
Di seguito l'intervista che ho realizzato in occasione dell'uscita del suo nuovo album "Colpiscimi Felicità":
- Ciao Luca. Il 12 Maggio è uscito il tuo nuovo album "Colpiscimi Felicità". Come lo descriveresti?
È un album di dieci canzoni inedite come dieci stanze dove entrare senza chiedere permesso. Ci sono io, la mia vita e il profondo desiderio di evocare la felicità che tal volta si nasconde negli anfratti del quotidiano per lasciarci il desiderio di un'eterna scoperta. Come quando una fotografia ti passa all'improvviso tra le dita e ti ritrovi a viaggiare, non c'è tempo per fare o disfare una valigia, è un viaggio improvviso di sola andata.
- Ti definisci un "cantautore cosmopolita". Come mai?
Ho avuto la fortuna di collaborare con artisti di varie etnie e di ritrovami a viaggiare grazie alla musica, ho potuto così incontrare altre culture, confrontarmi tramite questo linguaggio meraviglioso che è l'arte della musica, per il quale non servono interpreti ma solo il desiderio di dialogare, ascoltare ed imparare le meraviglie del mondo.
- Qual'è la scena cantautorale 'internazionale' che ti affascina di più?
Un artista che ultimamente mi ha affascinato con le sue canzoni è Rokia Traoré cantautrice africana. Mi affascina il suo saper mescolare tradizione e modernità restituendo attraverso le sue canzoni la storia del popolo Malese e trattando spesso con coraggio temi di attualità come quando parla dello status della donna nell'Africa d'oggi.
- A proposito di cosmopolitismo, l'album è stato anticipato dal brano "Gli anni 70 e io che ti amo", il cui video ufficiale è uscito lo scorso 5 Maggio ed è stato girato a Parigi. Riguardo questa traccia cosa ci puoi dire? E come mai è stata estratta come singolo promozionale?
È la prima canzone che ho scritto parlando direttamente di me, della mia vita privata e dal momento che volevamo far presente prima di tutto questa parte intimista ben evidente in questo nuovo lavoro discografico, abbiamo scelto questa canzone quasi fosse il prequel di ciò che mi ha portato in questi anni a fare ció che faccio, ad essere ciò che sono.
- Come già detto, "Colpiscimi Felicità" comprende dieci tracce. Quali ti senti di consigliare a chi volesse ascoltare per la prima volta il disco?
È una scelta ingiusta ahimè ma cerco di farla pur non volendo tradire gli altri brani: "Gli anni '70 ed io che ti amo", "Siamo la pioggia e siamo il sole", "L'amore benedetto" e "Canto sociale"... poi vi prego, ascoltateli tutti se potete!
- Alcune tue canzoni trattano temi importanti come la cura dell'ambiente e l'impegno civile. Pensi quindi che lo scopo della musica sia quello di veicolare dei messaggi e comunicare dei valori?
Per me e per Stefano Florio mio co-autore e produttore che mi ha accompagnato anche in questo nuovo viaggio curando l'intera produzione di "Colpiscimi felicità" lo scopo è sempre stato quello di non dover per forza dire ciò che uno vuole sentirsi dire, io stesso pretendo da un libro, da un album, da un film di ricevere un messaggio che in qualche modo mi metta in confronto con me stesso, pretendo alla fine dell'ascolto di non essere più quello di prima, la differenza che passa tra un viaggio ed una vacanza, ecco, io preferisco essere un viaggiatore con valigia leggera e cappello in testa che se piove mi proteggerà. Perché alla fine di una vacanza solitamente torniamo ingrassati mentre alla fine di un viaggio siamo diversi perché nel bene o nel male qualcosa ci ha arricchito durante il cammino. Potere dell'incontro!
- Grazie per la disponibilità! Lascia un saluto ai lettori.
Che la felicità possa sempre accompagnare ogni vostra nuova scoperta!
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