L'altro giorno stavo camminando per le vie del centro storico di Firenze e quando sono arrivato in Piazza della Repubblica la mia mente non ha potuto fare a meno di pensare a quando vidi, proprio lì, gli Stooges live. Era il 27 Settembre del 2012 e fu un'esperienza più unica che rara, considerato che il concerto era pure ad ingresso gratuito. Comunque, quando penso ai The Stooges non posso che collegarli al loro disco che apprezzo di più.
Il terzo album della band di Iggy Pop, uscito nel 1973, è probabilmente ciò che di più grezzo si sia mai sentito nei primi anni Settanta: Raw Power (titolo decisamente azzeccato) è un disco di puro e selvaggio rock. Non che il precedente Fun House non lo fosse, però in questo lavoro le canzoni sono più dirette e meno acide (infatti non c'è il tocco jazz del sassofonista Steve MacKay) anche se non mancano ballate dal sapore blues ("I Need Somebody"). L'album rappresenta non solo il ritorno sulla scena della band, che si era sciolta nel 1970 a seguito di innumerevoli abusi di droga, ma fu anche il primo episodio discografico frutto di quella che diverrà una lunga collaborazione/amicizia tra Iggy Pop e David Bowie.
L'aspetto negativo del disco riguarda il mixaggio. Ufficialmente ne sono uscite due versioni. Quella originale del '73 fu realizzata dallo stesso Bowie che rese l'album un pò troppo piatto ed 'edulcorato', penalizzandone l'impatto sonoro. Nel 1997 fu realizzata una nuova versione, remixata dallo stesso Pop, che risultò troppo confusionaria e grezza, ai limiti della cacofonia.
Raw Power è quindi un disco ruvido, che anticipa il punk (non a caso è stato l'album preferito di Kurt Cobain), e che sancisce la fine della fase storica dei The Stooges, che si scioglieranno nuovamente l'anno successivo alla sua uscita.
"Honey gotta help me please
Somebody gotta save my soul!"
Tracce consigliate: Search And Destroy, Your Pretty Face Is Going To Hell, Raw Power.
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