martedì 7 novembre 2017
COME AFFRONTARE IL COLLOQUIO DI GRUPPO DI CREDEM
Quando si deve affrontare un colloquio di lavoro c'è sempre un po' di tensione nell'aria, è naturale. C'è chi la sfoga in vari modi, e uno di questi è provare a giocare d'anticipo cercando sul web notizie da chi ha già vissuto l'esperienza, per arrivare un po' più preparati al fatidico giorno. Per questo motivo cercherò di essere utile ad alcuni internauti, raccontando la mia esperienza diretta.
Si tratta dei cosiddetti "assessment" della banca Credem, cioè delle valutazioni che vengono effettuate direttamente nella sede centrale dell'istituto di credito, a Reggio Emilia. Per completezza, questo colloquio in sede è il secondo step del processo di selezione, perché il primo colloquio viene effettuato tramite Skype, quindi se si viene chiamati per recarsi a Reggio Emilia vuol dire che è stato superato il primo test. Ma non sentitevi dei geni per avere superato il colloquio virtuale, visto che più che un colloquio sembra essere un test preliminare per capire se hanno di fronte una persona normale o un completo imbecille.
Una premessa prima di iniziare il "racconto", giusto per mettere le cose in chiaro: io non ho superato il colloquio, quindi quello che posso fare è limitarmi a dare qualche consiglio su come affrontarlo. Anche perché non so quale possa essere il criterio con cui vengono selezionati i candidati: potrebbero scegliere una persona competitiva e ultra-ambiziosa tanto quanto una persona collaborativa e aperta ai cambiamenti. Può sembrare banale ma l'unica strategia che in questi casi funziona è semplicemente essere sé stessi, anche perché gli esaminatori hanno un livello di competenza tale da capire subito se qualcuno sta fingendo.
Ma entriamo nel vivo di questo assessment. Credem è una banca 'in salute' e sta facendo selezioni in tutta Italia già da alcuni anni, seguendo più o meno lo stesso modus operandi. Si tratta di una giornata intera nella quale viene svolto un colloquio di gruppo ed uno individuale. Riguardo quest'ultimo non ho molto da aggiungere visto che si tratta di un normale colloquio con le 'solite' domande, più o meno sullo stile di quello su Skype ma più approfondito, quindi nel caso basta prepararsi qualche discorso ad effetto. Per quanto riguarda il colloquio di gruppo, dura tutta la mattinata, con otto candidati (sia uomini che donne) e due esaminatori, nel mio caso una donna (psicologa) e un uomo (consulente del lavoro), durante il quale vengono svolte quattro attività più una preliminare. Questa attività preliminare non è altro che la presentazione: inizialmente viene introdotta l'azienda, con i suoi valori e i suoi obiettivi, e poi viene richiesto, in maniera apparentemente disinteressata, di fare delle domande. Quindi per partire subito col piede giusto sarebbe utile prepararsi una domanda (magari non banale) invece di pensare qualcosa lì per lì per non rimanere zitto. Dopo la presentazione dell'azienda avviene la presentazione di ogni singolo candidato, quindi anche in quel caso sarebbe opportuno prepararsi un breve discorso da poter esporre alla "classe".
La prima attività vera e propria riguarda il livello di cooperazione del gruppo. A tutti i candidati vengono consegnati dei fogli uguali con scritta una situazione aziendale (nel mio caso si trattava dell'eventuale trasferimento all'estero di un dipendente valido professionalmente ma carente a livello caratteriale) che deve essere discussa successivamente. L'obiettivo è quello di trovare una soluzione condivisa da tutti.
La seconda attività si concentra sulla scala dei valori. A tutti i candidati vengono consegnati dei fogli uguali con scritta una storia, nel mio caso era quella del "ponte" (abbastanza comune, si trova sul web) dove una donna viene uccisa da un pazzo, su un ponte appunto. Lo scopo dell'attività è quello di mettere in ordine crescente i livelli di responsabilità dei personaggi coinvolti nella storia. Chiaramente ad ogni personaggio corrisponderà un valore intrinseco, utile agli esaminatori per capire quanto siamo predisposti caratterialmente a fare carriera. L'obiettivo del gruppo, anche in questo caso, è di stilare un elenco condiviso da tutti.
La terza attività riguarda le capacità di vendita e negoziazione. A tutti i candidati vengono consegnati dei fogli diversi, ognuno con un progetto da proporre. Nel mio caso lo scenario era la riunione del consiglio di amministrazione di una società finanziaria che ha a disposizione un determinato budget da investire su uno o più progetti (dall'editoria alla ristorazione fino all'energia rinnovabile). Lo scopo dell'attività è riuscire a convincere gli altri candidati che il proprio progetto è quello più valido per l'investimento. In questo caso l'obiettivo non è solo quello di riuscire a vendere il proprio prodotto, ma anche quello di convergere le opinioni di tutti su una determinata scelta: in poche parole, se non si fosse presa una decisione condivisa nei tempi richiesti, il gruppo avrebbe fallito.
La quarta ed ultima attività è il cosiddetto in basket. E' una tipologia di selezione molto nota e si basa sul gioco di ruolo, cioè sull'immedesimazione in una determinata figura aziendale. La prova in basket, oltre ad essere l'unica attività individuale, è anche l'unica totalmente scritta ed è utile a capire le capacità di analisi, pianificazione ed iniziativa del candidato. Il 'metro' di tutta la prova è il tempo: talmente poco che la nostra capacità di analisi deve essere immediata, quasi istintiva. Nel mio caso specifico, ero un responsabile del personale di una ditta e venivo trasferito in un'altra filiale al posto di un altro responsabile: quello che dovevo fare era leggere tutte le mail arretrate e risolvere il maggior numero di questioni 'sospese' prima di andare in ferie. Inoltre, per ogni mail c'è un questionario con una serie di opzioni su come gestire la questione ed ogni opzione scelta andava motivata. Lo scopo della prova in realtà non è quello di risolvere a testa bassa ogni singola questione, ma di valutare secondo un'ottica aziendale quali sono le problematiche più importanti.
Questo è quanto. Spero di essere stato utile!
PS: se qualcuno volesse condividere la propria esperienza nei commenti è ovviamente bene accetto!
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